Attesi ospiti da tutto il mondo: Albania, Cuba, Messico, Nuova Guinea. Durante il raduno, momenti di dibattito e conoscenza della speleologia mondiale
Tra meno di un mese torna a Casola Valsenio (RA) il raduno internazionale di speleologia organizzato dall’Associazione Speleopolis, che ogni anno riunisce nella cittadina romagnola migliaia di esperti e appassionati del mondo ipogeo.
Il titolo scelto per il raduno 2018, è “Nuvole”: perché i protagonisti ogni anno si incrociano e si disperdono, partecipando a un festival collaborativo e innovativo.
Diversi gli ospiti internazionali attesi, che racconteranno la propria esperienza, dal soccorso speleologico internazionale ai rappresentanti delle associazioni speleologiche cubana, messicana, albanese.
Saranno presenti la Federazione Speleologica Europea e l’Unione Internazionale di Speleologia.
Un raduno dal carattere internazionale
Organizzati alcuni importanti incontri da ECRA, European Cave Rescue Association. ECRA, nata nel 2012 in Francia dall’idea di un gruppo internazionale di speleologi, è un’organizzazione di gruppi di salvataggio nelle grotte. L’incontro di Casola, organizzato dal CNSAS (Corpo Nazionale di Soccorso Alpino e Speleologico), ha l’obiettivo di portare ECRA a un più vasto pubblico di speleologi, perché la forza dell’organizzazione sta proprio nel fatto che sia formata da tecnici ed esperti. I momenti, spalmati nelle giornate dell’1 e del 2 novembre con dei focus altamente specifici suddivisi per aree di interesse, saranno suddivisi in varie Commissioni: stampa, tecnica, subacquea, disostruzione, medica. Infine, sabato sera sarà la volta dell’assemblea finale di ECRA– tra idee, futuro e nuove associazioni che hanno deciso di partecipare, aggiungendosi alle 19 provenienti da 16 nazioni europee, approfondendo la didattica del soccorso speleo, le esercitazioni a livello internazionale e la gestione del soccorso in caso di terremoti o catastrofi naturali. Non mancheranno momenti di approfondimento sui soccorsi internazionali in Germania, nel 2017 nella grotta Riesending-Schachthöhle, e sul recente soccorso nella grotta thailandese Tham Luang.
Gli speleologi cubani Esteban Grau, responsabile del Progetto Bellaram (un sistema di cartografia tridimensionale), e Miguel Boligan, della Scuola Nazionale di Speleologia cubana, presenteranno progetti e proposte per collaborazioni future tra speleologi cubani e italiani. Quella tra Italia e Cuba è una collaborazione speleologica che parte dagli anni ’90, messa a frutto soprattutto da Anonio Nuñez Jimenez, geografo, speleologo e rivoluzionario attivo. Obiettivo del convegno a Casola è quello di riportare la collaborazione ai fasti di un tempo.
Il continente americano sarà inoltre rappresentato dal Messico con la presenza di Carlos Lascano, socio La Venta e uno dei principali esploratori e divulgatori messicani che presenterà il libro “Las Cuevas de La Sierra Gorda”. Si parlerà delle grotte come case e come luoghi di comunicazione: dalle civiltà rupestri dai canyon del Chihuahua alle grotte dipinte della Baja California. Lascano farà poi il punto sulle grandi esplorazioni speleologiche messicane sopra e sott’acqua e racconterà lo straordinario mondo dei cristalli di Naica, con un excursus che andrà dal primo ingresso alle prospettive future.
Un’altra collaborazione internazionale porterà a ricostruire la storia delle esplorazioni in Albania, con un incontro a cui parteciperà, tra altri specialisti di vari settori, il bulgaro Alexey Zhalov. Oltre alla fisica del territorio, verrà sviscerata l’evoluzione storica della speleologia albanese, fiorita di colpo dopo la caduta del regime e affievolitasi negli ultimi anni.
Infine, un suggestivo incontro sarà dedicato alla scoperta dei grandi fiumi sotterranei in Nuova Guinea, ma non mancheranno racconti da Iran, Filippine e da diversi paesi europei.
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