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3 Giugno 2024

Alpinismo e Spedizioni · Ski · Ski Touring e Ski Alp · Vertical · Resto del Mondo

Dream Line Expedition 2024: Anna Tybor e Tom Lafaille al Campo Base del Nanga Parbat

Anna Tybor e Tom Lafaille al Dhaulagiri, aprile 2024. Fonte A. Tybor-instagram ©Piotrek Drzastwa

Mancato il Dhaulagiri, la polacca e il francese tenteranno la scalata della nona montagna più alta della Terra e la discesa con gli sci

Anna Tybor e Tom Lafaille, hanno raggiunto il campo base del Nanga Parbat, nell’Himalaya pakistano.

La prima parte del loro progetto Dream Line Expedition 2024, la salita e la discesa del Dhaulagiri con gli sci, non è stata completata. “Il tempo imprevedibile e le condizioni estreme come forti venti, forti nevicate e un elevato rischio di valanghe ci hanno impedito di proseguire», ha spiegato la polacca.

Rientrati a Kathmandu,  hanno preso un volo per il Pakistan. Lì hanno  affrontato un lungo viaggio su strada sterrata fino a Chilas e, dopo alcuni giorni di trekking hanno raggiunto il campo base del Nanga Parbat dove tenteranno di scalare  gli 8.126 metri della montagna ed effettuare la discesa con gli sci

A loro si è unito Jasiek Korlatowicz, fotografo e soccorritore, che documenterà la loro attività sulla nona vetta più alta della Terra.

Nei prossimi giorni, altre spedizioni arriveranno ai piedi della montagna. Tradizionalmente, le migliori condizioni per scalare il Nanga Parbat si hanno nel mese di giugno. Le agenzie si spostano poi più a nord, nel Karakorum, per confrontarsi con gli altri 8mila presenti nel Paese, in particolare con il K2.

Nel 2023 Anna Tybor e Tom Lafaille, figlio del grande alpinista francese Jean-Christophe, hanno scalato il Broad Peak (8.051 metri), senza l’ausilio di ossigeno supplementare. Anna è poi scesa con gli sci fino al campo base, dopo aver interrotto la sua impresa per qualche ora a causa del maltempo. La polacca ha così completato la prima discesa femminile integrale con gli sci dalla dodicesima vetta più alta della Terra. Un anno prima, Anna aveva completato la medesima impresa sul Manaslu (8.163 m).