Lo Sherpa ambisce a conquistare i 14×8.000 prima di compiere 30 anni, strappando il record a Mingma David, finora il più giovane ad averli scalati tutti
Gelje Sherpa (o Galjen), il 16 gennaio 2021, insieme ai suoi 9 compagni nepalesi ha firmato la prima salita invernale del K2.
Il ventottenne, il più giovane tra i membri della storica impresa, ora ambisce a diventare il più giovane alpinista della storia a scalare tutti i 14 Ottomila. Gelje ha meno di due anni per battere il record attuale, detenuto da Mingma David Sherpa.
La sua carriera
Gelje ha iniziato la sua carriera come portatore e presto ha intrapreso uno dei lavori più rischiosi in montagna: è diventato un Icefall Doctor, attrezzando ogni primavera la via sull’instabile cascata di ghiaccio del Khumbu, sull’Everest e ben presto, è diventato guida.
Ha iniziato con il Kangchenjunga. Nessuno in quell’occasione salì in vetta ma poco dopo lo Sherpa scalò con successo Manaslu ed Everest. Nell’inverno 2018-19, si unì ad Alex Txikon per tentare il K2. La spedizione raggiunse i 7.000 metri, rendendo Gelje, il maggior esperto di invernali sulla seconda montagna più alta della Terra tra i quasi 40 alpinisti presenti al campo base quest’anno.
Nella primavera del 2019, gli 8.000 della carriera di Gelje sono decollati. Con Nirmal Purja (il più veloce a scalare i 14×8000), Gelje ne ha saliti otto: Annapurna, Dhaulagiri, Manaslu (già salito), Makalu, Nanga Parbat, ShishaPangma, Gasherbrum I e Gasherbrum II) su 14.
Improvvisamente, nel curriculum del giovane Sherpa mancavano solo quattro Ottomila ed è così che ha iniziato a coltivare l’ambizione di strappare il titolo di “più giovane” al suo collega e compagno di cordata sulla vetta del K2, Mingma David Sherpa, anche lui collaboratore di Elite Expeditions. Mingma David, che ha completato la lista delle 14 vette più alte del mondo all’età di 30 anni e 5 mesi, ha affermato che sarebbe felice che il suo bhai (fratello minore) Gelje battesse il suo record.
Gelje: “non voglio che i miei figli intraprendano la mia professione”
In una recente intervista, Gelje ha parlato della sua carriera, dei suoi sogni, della sua professione di guida alpina e del notevole impatto che il recente trionfo sul K2 ha avuto per la comunità degli scalatori Sherpa e per il Nepal in generale.
Il padre di Gelje era un portatore d’alta quota che gli raccontava spesso storie di trekking e alpinismo. Quando suo padre si ritirò per problemi di salute, Gelje prese il suo posto. Gelje spera che i suoi due figli, di otto e tre anni, non seguano le sue orme. “Ho potuto studiare solo fino alla quinta elementare, ma voglio che i miei figli abbiano una buona istruzione e un futuro luminoso”, ha affermato. “Non voglio che intraprendano questa professione, piena di difficoltà.”