L’alto numero di presenze sulla montagna costringerà la maggior parte degli alpinisti a pianificare attentamente l’attività in quota
Le spedizioni stanno arrivando al Campo Base del K2, che quest’anno ospiterà un numero di alpinisti record. “E’ il maggior numero di scalatori che abbia mai tentato di scalare le montagne più alte del Pakistan – ha scritto su twitter il giornalista pakistano Jamil Nagri – purtroppo il dipartimento del turismo del Gilgit Baltistan non ha un piano di salvataggio”.
Si stima siano già stati rilasciati circa 350 permessi per due cime, il K2 e il Broad Peak. In queste condizioni, il rischio di incidenti su entrambe le montagne aumenta notevolmente, per il pericolo di ‘ingorghi’.
L’alto numero di presenze sulla montagna, costringerà la maggior parte degli alpinisti a pianificare attentamente l’attività in quot, soprattutto quelli indipendenti che non si avvarranno di O2 supplementare e portatori. È il caso di Flower Wayta Cuenca, che sta pensando di cambiare via di salita. “Mingma G potrebbe scalare la via Cesen (conosciuta anche come Vasque) e anche io vorrei farlo”, ha dichiarato a ExplorersWeb. “Ho anche intenzione di saltare il Campo 1, dove non c’è molto spazio per le tende, e di arrivare fino al Campo 2. Ma vedremo come si evolverà la situazione”.
“Ho con me una piccola tenda e sono disponibile a unire le forze con un altro alpinista per condividere la tenda e risparmiare spazio”, ha affermato Cuenca. “Tuttavia, dovrebbe essere qualcuno che scala nello stesso [mio] stile, il che esclude tutti i membri della mia squadra. Procederanno tutti con O2 supplementare e portatori”. Cuenca si è trasferita al campo base del K2 dal CB del Broad Peak.
Nata in Perù e attualmente residente in Germania, ha scalato finora sei 8.000, tutti senza O2 supplementare e portatori. L’anno scorso, in estate, ha scalato il Gasherbrum I, e il Dhaulagiri in autunno.
Al CB del K2, anche l’alpinista americana Sarah Strattan (gestione spedizione: Karakoram Tours Pakistan). “Ci sono altre quattro squadre sul posto, quindi non è affatto affollato… per ora!”. Il suo sogno sarebbe realizzare la prima discesa femminile del K2 con gli sci. Tuttavia, la statunitense parla del suo progetto con cautela, sui social: “… trascorrerò i prossimi due mesi cercando di scalare la seconda vetta più alta del mondo, il K2. Salirò la cresta degli Abruzzi (via normale) e avrò con me i miei sci, per poter sciare come e quando le condizioni lo permetteranno. L’estate scorsa, quando ho visto il K2 svettare opra il campo base del Broad Peak, ho provato una sensazione di assoluto stupore. Era la montagna più incredibile, imponente e bella che avessi mai visto. Da molti anni è una forza della natura che richiama scalatori da tutto il mondo. Come disse Messner, il K2 è la “montagna delle montagne”. Sperimentare la bellezza cruda e reale che può derivare solo da una spedizione scialpinistica mi ha affascinato e attirato…”.
Arrivata anche Stefi Troguet. Tenterà la seconda vetta più alta al mondo insieme al team di Nirmal ‘Nims’ Purja (Elite Exped). “Di nuovo sul K2 – ha postato ieri ‘Nims‘ – questo è un posto magico per me, sono così felice di essere di nuovo qui! Sono passati meno di 18 mesi da quando io e il team K2 Winter abbiamo scritto una pagina di storia realizzando la prima invernale della ‘Savage Mountain’ [K2]. È stato così importante per me che tutti e dieci i membri della squadra nepalese raggiungessero insieme il vertice: è stata una vittoria di squadra e di tutta la comunità alpinistica del Nepal. Quindi tornare qui è sempre speciale e non vedo l’ora di risalire in vetta… Attualmente, siamo: @mt. sherpa (che da solo fissa le corde sopra il Collo di Bottiglia) @mingma_david_sherpa , @dawatemba , @sherpapemchhiri ed io che lavoriamo per @eliteexped”.”
Quest’estate tenteranno il K2 (e il Broad Peak) anche il pakistano Sajid Ali Sadpara (con Elite Exped) e la scalatrice Afsaneh Hesamifard, che ambisce a diventare la prima donna iraniana in vetta al K2.
La canadese Jill Wheatley, ipovedente, punta a K2, Nanga Parbat e Broad Peak entro la fine dell’estate, con il supporto di Mingma G (Image Nepal, organizzatore della spedizione). La squadra di sherpa di Image Nepal ha raggiunto il campo base del K2 a metà giugno per occuparsi di fissare le corde sulla montagna, secondo quanto riferito dal segretario del Club Alpino Pakistano, Karrar Haidri.
Il K2 sarà anche l’obiettivo di Wajid Ullah Nagri (Pakistan), Wasfia Nazneen (Bangladesh), che tenterà la vetta della seconda montagna più alta al mondo per la prima volta, e Naila Kiani (Pakistan). Quest’ultima “è una banchiera pakistana con sede a Dubai e una pugile dilettante – spiega Haidri – il cui amore per le regioni montane l’ha ispirata a celebrare la sua cerimonia di matrimonio proprio al campo base K2 nel 2018. Ha audacemente scalato la tredicesima montagna più alta del mondo, il Gasherbrum II (8.035 m) nel 2021, subito dopo aver dato alla luce suo figlio.”
Quest’anno sono due le donne pakistane ad aver messo gli occhi sul K2: Naila Kiani e Samina Baig. Samina, già al Campo Base del K2 dal 22 giugno, è stata la prima donna pakistana a scalare l’Everest nel 2013 e Naila, prima donna pakistana a scalare il Gasherbrum II e prima donna pakistana a scalare un 8.000 in Pakistan.
Altre squadre che tenteranno il K2 + altri ottomila nell’estate 2022