Menzione della giuria a “Il pastore di stambecchi” di Louis Oreiller con Irene Borgna, “La Strada delle Gallerie ha 100 anni” a cura di Claudio Rigon e “Veloce la vita” di Sylvie Schenk
Il Premio Mario Rigoni Stern 2019 per la letteratura multilingue delle Alpi, intitolato al grande scrittore italiano, è andato con decisione unanime della giuria a “Resto qui” di Marco Balzano edito da Einaudi con la seguente motivazione:
“In un lungo racconto, che è anche uno spaccato di storia, l’autore ricostruisce, con scrittura densa e fluida al tempo stesso, una pagina controversa e difficile della storia altoatesina / sudtirolese. L’acqua che sommerge il paese di Curon Venosta / Graun im Vinschgau all’estremo nord d’Italia è una metafora delle decisioni politiche dei regimi fascista e nazista che travolgono una intera comunità creando insanabili fratture in un tessuto familiare e sociale che faticherà decenni a ritrovare una nuova coesione. L’esplicita volontà dell’autore di realizzare un’opera di finzione, a cui la cronaca fornisce le coordinate per una storia più intima e personale, fa sì che il romanzo si legga con grande partecipazione ed empatia”.
La giuria ha inoltre segnalato tre opere particolarmente meritevoli.
“Il pastore di stambecchi” di Louis Oreiller con Irene Borgna, edito da Ponte alle Grazie con la seguente motivazione: “Attraverso uno scavo diretto, viso a viso, con il protagonista di questa paradigmatica storia di montagna, l’antropologa Irene Borgna coglie il senso di una vita “fuori traccia”, come spesso sono le vite degli enfants du pays cresciuti nelle valli alpine più sperdute. La voce di Oreiller si fa portatrice di un mondo orgoglioso e virile che ci rimanda senza infingimenti a una cultura apparentemente lontana nel tempo eppure ancora presente. La sapienza del fare, il rapporto con il selvatico, la consuetudine con le grandi solitudini colorano queste pagine intensamente partecipate”.
“La Strada delle Gallerie ha 100 anni” a cura di Claudio Rigon edito da Club Alpino Italiano Sez. di Schio, con la seguente motivazione:
“Un lavoro di montaggio molteplice e fascinoso. La costruzione della celebre Strada delle Gallerie-52 sul Pasubio nel corso del 1917 viene raccontata con approccio originale da uno storico della fotografia, Claudio Rigon, particolarmente sensibile anche alla soggettività dei giovani ingegneri ufficiali del Genio che vi si impegnano. Come fotografi dei lavori in corso, essi sono contemporaneamente costruttori e narratori per immagini dell’impresa.
Memoria e storia di vita quotidiana in una situazione d’eccezione e anche una re-visione della Grande guerra in sintonia con gli approcci attuali”.
“Veloce la vita” di Sylvie Schenk (trad. Franco Filice) edito da Keller, con la motivazione: “Un avvincente romanzo di formazione al femminile ambientato nelle Alpi francesi degli anni Cinquanta e Sessanta. Quando la protagonista lascia Lione per sposare un ragazzo tedesco e approda in Germania l’ombra lunga dell’occupazione tedesca e della guerra imprime un’inattesa svolta al racconto in cui grandi e piccole storie si intrecciano costantemente. Una scrittura veloce come la vita del titolo”.
Cerimonia di premiazione si svolgerà il 15 giugno a Palazzo Labia a Venezia e il 16 giugno al Teatro Millepini di Asiago
Giuria: Ilvo Diamanti, Marco Albino Ferrari, Paola Maria Filippi, Mario Isnenghi e Daniele Jalla; coordinamento: Margherita Detomas
Il premio Mario Rigoni Stern per la Letteratura multilingue delle Alpi – del valore di 10 mila euro – si svolge in due ambiti: la Regione Veneto e la Provincia di Trento.