Caroline North, Nadia Royo Cremer e Capucine Cotteaux aprono “Via Sedna” (780 m, 7b+) sulla parete est del Northern Sun Spire
Quest’estate, un gruppo di otto donne, tutte con background diversi, ha realizzato un’interessante spedizione esplorativa in Groenlandia con obiettivo la prima salita di una grande parete.
Caroline North, Marta Guemes, Maria Sol Massera, Nadia Royo Cremer, Capucine Cotteaux, Caro Dehe, Ramona Waldner e Alix Jaekel, sono partite da La Rochelle il 20 giugno a bordo di uno yacht di 15 metri, “Northabout”, comandato da Marta Guemes, esperta velista che in passato ha partecipato alla Mini-Transat 2017, una regata in solitaria molto impegnativa attraverso l’Atlantico.
Il team è stato costretto ad attraccare nei porti di Irlanda, Isole Faroe e Islanda per attendere il miglioramento delle condizioni meteo e ha toccato le coste della Groenlandia solo dopo sei settimane di navigazione.
Entrare nel Kangertittivaq (in danese Scoresby Sund), il fiordo più lungo (350 km) e uno dei più profondi (oltre 1.500 m di profondità) della Terra non è stato semplice. La squadra ha raggiunto il Northern Sun Spire (1527 m), navigando tra gli iceberg.
Poichè le previsioni per i giorni successivi non erano favorevoli, le scalatrici del team – Caroline North (con all’attivo la seconda salita femminile del Cerro Torre), Nadia Royo Cremer e Capucine Cotteaux – toccata terra, hanno iniziato la loro corsa contro il tempo e le condizioni atmosferiche. Hanno impiegato alcuni giorni per attraversare il ghiacciaio e trasportare l’attrezzatura sulla parete. Dopo tre giorni di arrampicata (dal 4 al 7 agosto), compreso un bivacco in parete, sono riuscite a scalare la bella parete est di granito della Northern Sun Spire, mai salita prima, aprendo “Via Sedna”, una linea di 780 metri, sviluppata su 16 tiri, il più difficile dei quali è un 7b+ circa. Le tre climber, lasciata dietro di sé solo l’attrezzatura necessaria per scendere dalla parete, hanno chiuso la salita poco prima dell’arrivo del maltempo.
Il ritorno in Francia è stato più veloce. Lo yacht è rientrato a La Rochelle il 9 settembre, dopo un totale di 12 settimane di navigazione e circa 4.000 miglia nautiche.