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3 Ottobre 2022

Alpinismo e Spedizioni · Vertical · Resto del Mondo

Valanghe anche al Dhaulagiri. Sherpa muore sul Manaslu

Dhaulagiri, Nepal. Fonte Mathieu Maynadier facebook

Aggiornamento flash dal Dhaulagiri

Le intense nevicate hanno reso la situazione instabile anche sul Dhaulagiri (8167 m) dove, secondo le informazioni divulgate dallo staff di Vadim Druelle, in questi ultimi due giorni si sono abbattute due valanghe: una vicino al Campo 3, sabato scorso, e un’altra, ieri,  tra Campo 1 e Campo 2.

Settanta centimetri di neve fresca caduti in un’ora e l’alto rischio valanghe hanno indotto Druelle a non partire per i campi superiori e “senza saperlo, ha preso la decisione migliore della sua vita – ha postato il suo staff –  Poco dopo, un’enorme valanga è caduta tra il Campo 1 e il Campo 2. “Al momento non si conoscono i danni”, ha fatto sapere Druelle. Nel frattempo, lo scalatore si è unito ad una squadra di soccorso, che ha lasciato il Campo Base per fornire aiuto. Alcuni alpinisti sono stati evacuati con l’elicottero.”Una cosa è certa la montagna quest’anno non li vuole – continua il suo staff – Troppi elementi negativi per continuare. A malincuore, la spedizione volge al termine…”

Uta Ibrahimi, della squadra di Seven Summit Treks, è tornata sana e salva al Campo Base. Ha riferito  che sabato la squadra di fissaggio corde di Seven Summit Treks, oltre ad alcuni sherpa e alpinisti (tra cui lei), hanno raggiunto il Campo 3. “Le condizioni erano pessime; per tutto il giorno [abbiamo avuto] neve e nebbia”, ha raccontato. Poi, una valanga l’ha coperta fino alle ginocchia. Il gruppo ha così interrotto la spinta al vertice ed è sceso al Campo 2. “Sulla via del ritorno, nessuna traccia – solo neve o [detriti] della valanga”, ha aggiunto. “Abbiamo fatto molta fatica a scendere, ma siamo tutti salvi”. La spedizione è finita.

Dopo diversi giorni di acclimatazione sopra i 6.000 metri, anche Mathieu Maynadier e il suo team sono scesi in sicurezza al Campo Base. Ricordiamo che il progetto di Maynadier è la discesa con gli sci dalla vetta del Dhaulagiri.

Mathieu Maynadier, Dhaulagiri, ottobre 2022. Fonte Facebook

Manaslu: muore uno sherpa tra C2 e C1

Un’altra valanga ha colpito ieri il Campo Base del Manaslu. Nessuna vittima al Campo, ma uno sherpa sarebbe morto mentre stava scendendo dal Campo 2 al Campo 1. Lo segnala Everest Today. Al momento non sono disponibili ulteriori dettagli in merito. La notizia sarebbe stata confermata anche da Warner Rojas a ExplorersWeb.
Il giorno prima, sabato 1 ottobre, la svizzera Sophie Lavaud e Lhakpa Temba Sherpa avevano raggiunto il vero vertice della montagna (8163 m) alle 6:50 del mattino (ora locale). Poco dopo, alle 8, anche un team kirghiso (il primo del suo paese), scalava con successo il Manaslu: Eduard Kobatov (senza O2), Kadyrakun Nurmamatov, Ilim Karypbekov, Asel Baibagysheva (senza O2), Andrei Erokhin (senza O2), Sergei Seliverstov. Con loro, sette guide nepalesi:  Phura Tsering Sherpa, Dandu Sherpa, Mingma Dorchi Sherpa, Mingma Tenjing Sherpa, Tenjing Sherpa, Lakpa Tenji Sherpa, Tashi Galji Sherpa. Tutti sono scesi in sicurezza al Campo Base.

Sophie Lavaud, Manslu autunno 2022. Fonte SST

Aggiornamento del 3 ottobre:
Lo Sherpa scomparso sul Manaslu è stato identificato. Si tratta di Dawa Chhiring Sherpa, guida del team congiunto Seven Summit Treks/Arnold Coster Expeditions. L’uomo risulta disperso ma presumibilmnte deceduto.

L’espertissimo Dawa Chhiring aveva già scalato il Manaslu cinque volte, l’Everest sei volte, il Cho Oyu due volte e lo Shishapangma una volta. Secondo Chhang Dawa Sherpa, direttore di Seven Summit Treks, da sabato notte il tempo è peggiorato. Gli scalatori hanno assistito a molteplici piccole valanghe che hanno danneggiato la via dal Campo 3 al Campo 4. Le nevicate  hanno anche seppellito le corde. Poi, una valanga più grande è caduta tra il Campo 1 e il Campo 2, travolgendo Dawa Chhiring. È iniziata immediatamente un’operazione di ricerca e salvataggio, con due elicotteri e personale di terra, ma nessuna traccia dell’uomo. Le ricerche sono continuate oggi.

Chhang Dawa Sherpa ha dichiarato che quasi tutti i membri della squadra impegnata al Manaslu si trovavano nei campi più alti. Le previsioni indicavano neve minima e vento debole per il 3 ottobre e la mattina del 4 ottobre, pertanto questi alpinisti speravano di raggiungere la vetta durante questa finestra. Le speranze di vetta sembrano ora quasi nulle.

“Dopo la tragedia causata da una valanga, tutta la nostra squadra e anch’io abbiamo deciso di annullare la nostra spedizione”, informa Chhang.La maggior parte degli alpinisti rimasti sulla montagna si trova attualmente al Campo 3, in attesa che il tempo migliori prima di scendere. Tra loro ci sono Adriana Brownlee e Gelje Sherpa.

Aggiornamento del