La nuova via di misto (6b, 70°, M5, 2.200 m), è stata affrontata in stile alpino e in libera
I fratelli Iker e Eneko Pou, prolifici alpinisti, questa primavera sono tornati nel Karakorum e nel massiccio delle Torri di Trango, dove erano già stati nel 2005 per tentare di liberare senza successo la leggendaria “Eternal Flame”, sulla Nameless Tower.
Accompagnati dall’alpinista britannica Fay Manners, gli spagnoli hanno aperto ben sei nuove vie nelle Torri di Trango, massiccio che si erge nella regione del Gilgit-Baltistan, nel nord del Pakistan. Tra queste, spicca Waa Shakir (6b, 70°, M5, 2.200 m), aperta sulla cima Ovest del Trango II (6.327 m).
“E’ la nostra migliore via aperta finora in Himalaya (Karakorum). Con lei chiudiamo i “4 Elements”, hanno affermato i Pou.
Con queste sei salite, i baschi concludono, infatti, il progetto iniziato nel 2017, che aveva l’obiettivo di mettere in relazione i 4 elementi della Terra con interessanti scalate in tutto il mondo.
La prima tappa (Aria) è stata completata in Patagonia, luogo noto per i venti, con l’apertura di “Aupa 40” . La seconda tappa (Acqua), nello stesso anno, in Amazzonia, inaugurando “Yakumama”. La terza, (Fuoco), l’anno successivo, nel collo vulcanico del Cao Grande, in Africa, dove hanno aperto “Leve Leve”, e l’ultima (Terra) nel Karakorum (Terra Nera), in Himalaya, dove hanno firmato “Waa Shakir” al Trango II.
Cinque aperture di acclimatazione
L’apertura di nuove vie è iniziata durante il periodo di acclimatazione, che li ha portati prima sulla Little Tower, una bellissima cima di 5.700 metri, ideale per riscaldarsi. Con Andrés Marín, che si aggirava in zona, hanno aperto Dommage pas de Fromage (6c, 250 m), una via dedicata a Line van den Berg, morta sotto una valanga sul Grosshorn il 19 maggio. È con lei che Fay Manners realizzò la prima femminile di Phantom Direct sulla parete nord delle Grandes Jorasses nell’inverno 2022.
Il trio ha poi aperto The Pretty, The Bad and The Ugly (7a, 230 m) e The Prime Minister (6c, 205 m) su questa stessa cima, prima di fare un tentativo fallito sulla via americana del Grande Tour de Trango (6.286 m). Lì, Eneko Pou e Andrés Marín hanno aperto La Ilusión Alpina (6c, 200 m), mentre Iker Pou e Fay Manners hanno inaugurato More Than an Addiction (6b, 230 m).
Sul Trango II, durante una bufera di neve
Ormai acclimatati, i tre alpinisti si sono diretti verso il Trango II per la parte più difficile della spedizione, dove hanno impiegato tre giorni per aprire in stile alpino e in libera Waa Shakir (6b, 70°, M5, 2.200 m), un’importante via sulla cima Ovest, salita in condizioni invernali e durante una terribile bufera di neve che ha quasi trasformato la loro discesa in un incubo: “Abbiamo passato un brutto momento, molto brutto”, hanno commentato i fratelli Pou, felici di essere scampati alle valanghe.
“Lady Fay” in omaggio a Fay Manners
L’ultimo giorno di permanenza al Campo Base, il team ha scalato una “spettacolare” guglia inviolata di 5.100 metri che i fratelli Pou hanno voluto dedicare alla loro compagna di cordata, chiamandola “Lady Fay”.
“È un esempio vivente della nuova generazione di donne alpiniste che vanno forte. Ha scalato in testa alla maggior parte delle nostre ascensioni, dimostrando un livello fisico e tecnico spettacolare. Siamo molto orgogliosi di lei e siamo sicuri che questa non sarà l’ultima spedizione che faremo insieme”, hanno commentato i due baschi.