L’attività che i fratelli di Alava hanno sviluppato quest’anno sulle Ande può essere definita prolifica. Con queste due ultime aperture, che hanno battezzato “La Vía de Todos” e “La Monjita de Matogrosso”, i fratelli Pou hanno sommato un’attività frenetica e spettacolare che in numeri si può tradurre come segue: 6 nuove vie (quattro alpinistiche e due su roccia), 8 salite su nevai (6 Cinquemila e 2 Seimila) e 3 prime salite in libera.
“La Via de Todos” deve il suo nome al fatto che, oltre alla famiglia Pou, hanno partecipato alla sua inaugurazione il socio murciano Manu Ponce, i peruviani Cesar Vicuña, Micher Quito e Jack Sierra, la francese Alma Robín, gli ecuadoriani Joseph Castellano e Michelle Patiño e l’argentina Luciana Juárez. Si è quindi aperta una via tra amici, che presenta una difficoltà massima di 7c e 240 m di percorso su granito di buona qualità. Oltre all’apertura, hanno anche realizzato la prima salita in libera della via.
“La Monjita de Matogrosso”, anch’essa aperta e in arrampicata libera, come la precedente, si trova nella Quebrada de Llaca. Di taglio più classico (segue un sistema di fessure) ha una difficoltà massima di 7b+ e un percorso di 170m. La sezione chiave è un tetto quasi perfetto al quarto tiro.
Con queste ultime due aperture, si conclude la spedizione dei Pou – senza dubbio una delle migliori della loro carriera – che li ha portati per due mesi sulla Cordillera Blanca delle Ande (Perù), e si pensa già ai nuovi obiettivi per i prossimi mesi, che saranno quasi certamente quelli di portare a termine il progetto “The 4 Elements”, che si è bloccato a causa della pandemia. A loro è rimasto solo l’elemento “Terra”, dopo aver completato “Aria” (Patagonia 2017), “Acqua” (Amazzonia 2017) e “Fuoco” (Africa 2018).