Le sale di Forte Larino di Lardaro, di Forte Corno di Praso e il Cimitero Monumentale austro-ungarico di Bondo ospitano la prima edizione di “Altrotempo – L’Era dei Forti”, il festival che racconta le storie di chi ha vissuto e attraversato i luoghi incantati della Valle del Chiese.
Sabato 28 e domenica 29 luglio, attraverso escursioni guidate, reading, presentazioni e spettacoli teatrali, attività didattiche e laboratoriali per bambini, si andrà alla scoperta di personaggi, vicende ed esperienze avvincenti della Valle del Chiese, dove la storia si può ancora abitare, vivere e toccare con mano.
Luoghi che sono testimoni possenti della Prima Guerra Mondiale, e porta di accesso a questa rievocazione: Forte Larino, a sud di Lardaro, Forte Corno nel Comune di Praso e il Cimitero Monumentale di Bondo, costruiti a guardia delle linee austro-ungariche.
Oggi queste fortezze rivivono come teatri, non più di antiche vicende belliche, ma luoghi dove trovare l’ambientazione per manifestazioni artistiche: pièce teatrali, presentazioni di libri, poesia, concerti, attività per i bambini e le famiglie.
Tantissime quindi le iniziative di questo lungo weekend culturale, che prende il via sabato 28 luglio. Dopo l’inaugurazione ufficiale del festival, alle ore 16.00, con il reading multimediale “Il muro di Nannetti” a cura del poeta Paolo Miorandi, il piatto forte è quello in programma a Forte Larino: prima alle ore 18.00 con “I segni del passaggio”, reading di poesie di Paolo Miorandi e poi alle ore 21.00 con l’adattamento teatrale a monologo de “Il Deserto dei Tartari”, prima nazionale dello spettacolo ispirato al celebre romanzo di Dino Buzzati, a cura di Trento Spettacoli, in coproduzione con la Provincia Autonoma di Trento ed Ecomuseo della Valle del Chiese e con il patrocinio dell’Associazione Internazionale Dino Buzzati , della Fondazione Dolomiti UNESCO e del Corriere del Trentino.
“Il Deserto dei Tartari” è forse il romanzo più noto di Dino Buzzati. Nel 1940, il grande scrittore milanese pubblica un romanzo che lo inserisce immediatamente nel novero dei più importanti scrittori italiani del Novecento. La vicenda, ambientata proprio in una fortezza, la Fortezza Bastiani, ormai abbandonata a causa della sua posizione non più strategica all’interno del conflitto, si traduce in un intenso monologo in cui il tenente Drogo, protagonista del romanzo, si confronta con se stesso, i suoi pensieri, i suoi desideri e le sue paure esistenziali. L’adattamento teatrale a cura di Maura Pettorruso è affidato all’interpretazione di Woody Neri, per la regia di Carmen Giordano: tre giovani artisti si confrontano con una messinscena di grande intensità, ricreando sul palco l’atmosfera, i silenzi e le parole del celeberrimo romanzo di Dino Buzzati.
Ricco il programma degli eventi collaterali che faranno da cornice alla manifestazione: escursioni guidate lungo i sentieri di collegamento fra i Forti Larino e Corno, letture con accompagnamento musicale, percorsi sensoriali con videoproiezioni, mostre fotografiche sui paesaggi di Guerra e la rievocazione storica “Il passaggio dei Lanzichenecchi in Valle del Chiese”, manifestazione che riporta al lontano 1526, quando le truppe imperiali, guidate da Georg Frundsberg, attraversarono questi territori dirette verso la Pianura Padana per combattere Papa Clemente VII.
Domenica 29 luglio, alle ore 21.00, chiuderà questa due giorni all’insegna della storia la conferenza “Il racconto delle Alpi: paesaggio, storia e fortificazioni”, a cura della Fondazione Museo Storico del Trentino e con lo scrittore e documentarista Folco Quilici.
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