Oggi più che mai le aziende devono assumere impegni economici, sociali e ambientali.
La Responsabilità Sociale d’Impresa a tutti i livelli è sempre stata un aspetto importante per il gruppo Salewa.
Per documentare le aree di maggiore attività del gruppo, per la prima volta nei suoi 75 anni di vita, lo specialista altoatesino di sport alpini ha redatto un rapporto sulla sostenibilità. In aggiunta all’impegno nel campo del CSR, il gruppo Salewa ha recentemente stipulato un contratto con ‘bluesign’ per soddisfare al meglio gli attuali criteri di qualità e rispettare le normative vigenti e i valori limite.
Il gruppo Salewa crede fermamente nell’importanza della Corporate Social Responsibility (CSR) e da lungo tempo ha creato al proprio interno un gruppo di lavoro internazionale guidato da Ruth Oberrauch, primogenita di Heiner Oberrauch fondatore del gruppo Oberalp, a cui fa capo il marchio multispecialista nel mountaineering.
La strategia CSR ruota intorno alla “persona” in quanto essere umano: il benessere dei dipendenti, ma anche dei cittadini dove le diverse filiali hanno sede, è infatti da sempre al centro delle attenzioni dell’azienda e della famiglia Oberrauch.
Naturalmente la strategia CSR prende in considerazione anche gli aspetti ecologici e di sostenibilità ambientale, senza trascurare lo spazio vitale degli individui che interagiscono con l’azienda.
Il ricorso a un agire aziendale complessivo e la responsabilità nei confronti delle persone e dell’ambiente sono gli elementi fondanti del gruppo Salewa.
Un obiettivo che Salewa farà diventare realtà già nell’autunno del 2011, quando darà al personale la possibilità di affidare la cura dei propri figli all’asilo aziendale, allestito all’interno del nuovo quartier generale di Bolzano.
Sicurezza sul lavoro e tutela della salute, aggiornamento e formazione costanti, diversità e pari opportunità sono solo alcuni dei numerosi temi affrontati nel rapporto “Corporate Social Responsibility”.
Il gruppo di lavoro si è posto anche l’obiettivo di avviare iniziative di “sostegno” a livello internazionale, con il supporto alla rinascita di un villaggio sulle Ande. Infatti, grazie alle donazioni natalizie dei dipendenti di Salewa (e decuplicate dall’azienda), è stato possibile ricostruire Elvira, un piccolo paese sulla catena andina della Bolivia.
Il prossimo villaggio di cui il gruppo Salewa si occuperà si chiama Laime, sulle Ande boliviane: a stretto contatto con la Caritas si cercheranno di individuare le esigenze dei locali mettendo in atto tutti i provvedimenti necessari nell’ambito di un progetto di aiuto a lungo termine.
In maniera analoga, il gruppo sta finanziando un progetto in Nepal che prevede la formazione delle donne sherpa come guide alpine e di trekking, dando loro la possibilità di guadagnarsi da vivere ottenendo così una maggiore indipendenza economica e culturale. Perché dietro ogni grande uomo c’è sempre una grande donna e senza gli sherpa l’alpinismo come lo conosciamo oggi non esisterebbe affatto.
Ma le basi per un’economia responsabile si devono costruire innanzitutto nel proprio paese. Ecco perché nella realizzazione della nuova sede aziendale di Bolzano è stato attribuito molto valore alla edificazione nel rispetto della natura e degli aspetti sociali. Il nuovo quartier generale è stato concepito in modo da essere quasi totalmente autosufficiente dal punto di vista energetico.
La sede dispone anche di un parco in cui anche il personale delle aziende vicine può accedere per rilassarsi durante le pause lavorative. Inoltre dalla mensa posta al terzo piano i dipendenti potranno accedere per un momento di relax a un favoloso giardino. Anche se il cuore della struttura resta la palestra di arrampicata, una struttura sportiva alla quale i dipendenti possono accedere sia durante le pause che dopo l’orario di lavoro: un’occasione per coltivare una passione ma anche per socializzare con colleghi e amici.
Ma commercio responsabile significa anche rispettare processi orientati alla massima produttività delle risorse dal punto di vista dell’ambiente, della salute e della sicurezza: in questo modo produttore e venditori possono osservare al meglio gli attuali criteri di qualità, le normative vigenti e i valori limite.
Grazie alla partnership con ‘bluesign’, la produzione Salewa viene oggi certificata. Perché per l’azienda la tutela dell’ambiente ha priorità assoluta, sia nell’impiego dei diversi materiali sia nel processo di sviluppo.
Salewa lavora ponendo l’accento sulla ricerca di soluzioni che mirino a identificare e utilizzare alternative rinnovabili alle tradizionali materie prime, o comunque stando sempre più attenti all’impiego delle stesse. Un esempio in tal senso proviene dal progetto sviluppato dagli ingeneri di prodotto del gruppo Salewa che hanno creato l’imbottitura “Ecoloft” per i sacchi letto, un materiale che impiega bottiglie riciclate in PET al posto del tradizionale granulato di poliestere.
L’utilizzo di quest’imbottitura ecologica e al contempo altamente isolante, consente di risparmiare oltre 50.000 chilogrammi di granulato di poliestere all’anno. Ecoloft, infatti, è un materiale ottenuto al 100% dal processo di riciclaggio che, al termine del ciclo di vita del prodotto, può pertanto rientrare totalmente nel ciclo da cui ha avuto origine.
Altri esempi di impegno dell’azienda sul fronte della sostenibilità sono i prodotti “clean climber” della collezione La Mano, articoli in cotone biologico al 100% coltivato senza l’uso di pesticidi e nel rispetto della rotazione delle colture, oppure i capi in softshell tessuto prodotto utilizzando parzialmente materiali di riciclo. In ogni caso, tutti i materiali, dal tessuto esterno agli inserti, sono a loro volta riciclabili. Perché il clean climbing non è soltanto una tecnica, è prima di tutto uno stile di vita.
Il rapporto Salewa sulla Responsabilità Sociale d’Impresa è disponibile al seguente indirizzo: www.salewa.it/it/azienda/csr
Info: www.salewa.it
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