Oggi ho ricevuto alcuni messaggi dal mio amico fraterno, e storico compagno di cordata, Diego…
Mi ha spedito alcune immagini da una valletta sospesa che Amo, in Valle d’Aosta, casa mia.
Ci andai da ragazzino, prima con mia sorella, poi con i miei cugini, giungendo al confine di Stato.
Tornai più volte e in molti casi progettai salite e aperture. Cambiavano gli zaini e le mode, ma non la nostra voglia di ascendere. Alle calze di lana create da mia zia e allo zaino di cuoio con bastino metallico, sostituivo “moderni” artefatti, resistiti quasi fino a ora, nonostante le centinaia di uscite. Non me… io ero sempre ..lo stesso.
Diego… Oggi abbiamo entrambi scorso gli appunti per trovare tracce di quei giorni, scorgendo con stupore che sono trascorsi 10 lunghi anni.
Quante cose sono accadute? Quanto siamo cambiati noi e quanto tempo si è materializzato?
Eppure, per quante cose siano volteggiate intorno e dentro i cuori, mi rendo conto che ci siamo solo evoluti, verso ciò che già eravamo, ma siamo sempre noi. E qualsiasi cosa ci sia accaduta, niente ha potuto portarci via la nostra essenza.
Ti abbraccio fratello. Panta Rei… si, forse, no, non tutto scorre.