21 rifugi del Trentino aggiornano lo status di “rifugio alpino” a quello di “rifugio escursionistico“. Il provvedimento assunto dalla Provincia Autonoma di Trento è in attuazione delle modifiche alla legge provinciale che regola il patrimonio alpinistico varate nel 2008 e nel 2009, che hanno introdotto una più chiara differenziazione tra rifugio alpino ed escursionistico, con un’attenzione particolare alle aspettative dell’utenza e alle sinergie fra una tipologia di struttura ricettiva e l’altra.
Mentre il rifugio alpino viene ora individuato in modo più preciso come struttura capace di garantire una sobria ospitalità all’alpinista, il rifugio escursionistico assume in maniera più chiara e immediatamente identificabile il ruolo di struttura ricettiva in grado di garantire un’ospitalità qualitativamente meno essenziale, più capace di corrispondere, anche in montagna, alle attese del turista escursionista. Con l’introduzione delle recenti modifiche normative il rifugio escursionistico si qualifica in altre parole come rifugio in montagna alla portata di un’utenza più ampia, sia perché facilmente raggiungibile sia per il livello dei servizi presenti. Il rifugio alpino, per essere classificato tale, non deve invece superare uno o più dei seguenti requisiti massimi strutturali e funzionali:
a) locali adibiti a camera con adeguata densità di posti letto, il cui parametro di verifica non può risultare superiore a 10 metri cubi di aria per posto letto;
b) percentuale di ricettività in camere fino a 4 posti letto, comunque non superiore al 50 per cento della ricettività complessiva;
c) assenza di camere con servizi igienici dedicati;
d) prevalenza di servizi dedicati agli escursionisti in rifugi prossimi agli impianti a fune o alle piste di sci, confermata da una valutazione espressa dalla Conferenza provinciale per il patrimonio alpinistico.
L’applicazione dei nuovi principi per qualificare un rifugio come alpino ovvero escursionistico ha comportato l’attivazione di un’analisi dei rifugi esistenti. Con il provvedimento assunto dalla Provincia lo scorso 16 giugno vengono qualificati come “escursionistici” i primi 21 rifugi; la classificazione si è basata sullo standard dei servizi oggi presenti. Il patrimonio d’offerta rappresentato dai rifugi escursionistici è destinato però ad arricchirsi in futuro, una volta ultimata, nel corso della stagione, la fase di valutazione degli standard delle strutture ricettive di montagna. Anche il regime agevolativo è stato aggiornato per garantire che con il cambio di qualificazione risulti invariato il regime di aiuto precedentemente in essere e, pertanto, il contributo erogato sia equivalente.
Questi i rifugi classificati come “escursionistici”:
1. Albasini – a: Malghet Haut, Dimaro
2.Baita Cuz – a: Buffaure, Pozza, Pozza di Fassa
3. Baita Tonda – Martinella – a: Alla Martinella, Terragnolo
4. Buffaure – a: Buffaure, Pozza, Pozza di Fassa
5. Capanna – a: Presena, Passo Tonale Vermiglio, Vermiglio
6. Des Alpes – a: Col Rodella Campitello, Campitello di Fassa
7. Dos del Sabion – a: Dos del Sabion Giustino I, Giustino
8. Dosso Larici – a: Dosso Larici Fai, Fai della Paganella
9. Fredarola – a: Belvedere del Pordoi, Canazei
10. Friedrich August – a: Gabia Campitello, Campitello di Fassa
11. La Montanara – a: Malga Tovre, Molveno
12. La Roda – a: M.te Paganella, Zambana I, Zambana
13. Malga Campo – a: Malga Campo, Luserna
14. Maria Sass – a: Pordoi, Canazei
15. Micheluzzi – a: Val Duron Campitello, Campitello di Fassa
16. Orso Bruno – a: Monte Vigo, Piano Commezzadura
17. Paolina – a: Passo Costalunga, Vigo di Fassa
18. Solander Prà – a: del Lago Mastellina, II Commezzadura
19. Stella d’Italia – a: Purst del Sommo Alto Folgaria, Folgaria
20. Vederna – a: Vederna Imer I, Imer
21. Viviani – a: Pradalago, Pinzolo Pinzolo.
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