Tra qualche settimana, precisamente il 27 gennaio 2013, la Marcialonga di Fiemme e Fassa sarà ai nastri di partenza per l’edizione del quarantennale.
“Non c’è dubbio che i più quotati, anche per questa edizione, sono loro, i fratelli Aukland, ma anche Svaerd o Simen Oestensen sono candidati sicuri al podio, e mi ci metto dentro anch’io”. Parla il trentino Nicola Morandini, che la Marcialonga l’ha vista e l’ha vissuta fin da bambino, visto che è di Castello di Fiemme, e che lo scorso gennaio l’ha chiusa come migliore italiano in settima posizione, come nel 2010, questa volta alle spalle di Bruno Debertolis.
Morandini viene da un buon sesto piazzamento alla Sgambeda Classic di Livigno, preceduto dal compagno di squadra Oskar Svaerd, quinto. “É stato un ottimo test questo di domenica a Livigno, mi ritengo soddisfatto”, continua il trentino, da quest’anno alla corte dello svedese Team Coop. “Il piano adesso è quello di andare in Val di Fiemme, ancora in altura per una decina di giorni fino a fine anno, e poi tornare in Svezia a rifinire la preparazione prima della Marcialonga.”
La prova di Livigno era la prima di FIS Marathon Cup, la Coppa lunghe distanze che tra le altre include anche la Marcialonga, per cui Morandini si sta preparando da mesi …alla svedese, come lui stesso commenta. “Si lavora in maniera specifica per le lunghe distanze, con sessioni di carico decisamente intense. Ad inizio novembre mi hanno fatto fare due intere settimane con 85 km giornalieri praticamente sempre in double-poling, cioè a spinta doppia. Qualche ora sono riuscito ad andare in alternato, ma devo ammettere che la terza settimana ero distrutto.” La tipologia di allenamento è senza dubbio il primo elemento da considerare nella preparazione fatta dal trentino in terra scandinava, tuttavia ciò che Morandini percepisce come marcia in più è la tranquillità e la totale assenza di pressioni nei suoi confronti e della sua squadra. “Ho passato due mesi e due giorni a Valadalen dove si sciava e basta”, dice ancora Morandini. “È un piccolo paesino di 23 abitanti, compresi io, Svaerd, Jenny Hansson e Jerry Ahrlin. Avevo le piste davanti casa, calzavo gli sci e via, non esistevano pressioni, stress o altro. È anche per questo che con la squadra abbiamo deciso di scendere alla Marcialonga il giovedì prima della gara, per stare più tranquilli e concentrati fino all’ultimo.”
Lungo i suoi 70 km di percorso da Moena a Cavalese la Marcialonga 2013 accoglierà al via 7500 concorrenti – amichevolmente chiamati “bisonti” – provenienti da tutto il mondo e con una nutrita rappresentanza scandinava. “Tutto si deciderà negli ultimi 3 km”, conclude Morandini, “sulla salita di Cascata come è successo l’ultima volta. Quest’estate abbiamo provato l’ultimo tratto con gli ski roll, insieme a Svaerd e Johnsson, ma con gli sci sarà tutta un’altra storia.”
Grazie alle nevicate degli ultimi giorni ed al freddo necessario per produrre neve artificiale, gli organizzatori della Marcialonga guardano con ottimismo alla gara di fine gennaio.
Nel fine settimana di gara, oltre alle consuete Marcialonga Stars, Minimarcialonga e Marcialonga Young, si celebrerà l’edizione numero 40 con l’evento vintage Marcialonga Story, dove si scenderà in pista con sci e abbigliamento d’epoca. Ad oggi ci sono già 150 iscritti e si preannuncia una gran bella festa in puro stile Marcialonga.
Tra gli altri appuntamenti previsti nell’ultimo week-end di gennaio, da non perdere la cerimonia di apertura di Tesero nella serata di sabato 26, e, sempre a Tesero ma al Teatro Comunale, venerdì sera si terrà un gran concerto di un corpo bandistico composto da 60 elementi provenienti da tutte le bande di Fiemme e Fassa.
Info: www.marcialonga.it
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