Nei cantici danteschi la situazione non sarebbe stata illustrata meglio: 4,175 metri di nebbia fitta anno accompagnato i protagonisti del 5° Monviso Vertical Race svoltosi a Crissolo sabato 18 giugno con partenza alle ore 15 e valido, per decisione Fidal quale prima prova del “Tris Colore Verticale”, combinata piemontese che assegna il titolo regionale di migliore scalatore su tre prove di pura salita.
Nebbia fitta ma fortunatamente solo poche gocce qua e la a segnare (speriamo) la fine di un periodo meteorologico davvero problematico per gli appassionati dello sport outdoor, discipline che regalano ambienti ed atmosfere esaltanti e, qualche volta cupe giornate.
Alle 17,30 uno splendido sole ha segnalato la fine delle ostilità meteo. Grande sforzo organizzativo dunque della Pro Loco di Crissolo. Grande lavoro anche da parte del Soccorso Alpino, impegnato a garantire la sicurezza sul tracciato. Purtroppo un grave incidente di montagna (estraneo alla gara ), presso il Rif. Giacoletti al Couloir del Porco, segnalato poco prima della partenza, ha dimezzato gli uomini sul percorso con qualche difficoltà aggiuntiva per gli
atleti ad individuare la verticalità del tracciato di gara.
Nonostante la premessa di un mese di piogge e la concomitanza con gare importanti, 95 concorrenti (di cui 10
donne) si sono cimentati nell’impresa. 1000 metri di dislivello con sviluppo lineare di 4175 metri con la
presenza dei famosi “muri” con pendenze superiori al 35% ed in un caso del 40%.
Subito da rilevare la strepitosa prestazione dell’atleta del CBR Borgaretto Max Di Gioia, 32 anni ed ottime
prestazioni da stradista che però non disdegna la montagna (salita) e domina l’ascesa. Conosce il percorso (5° la
scorsa edizione) e fila su in perfetta verticale. 40.01 il suo tempo due minuti e 10 sopra il record di Max Galliano. Occorre però fare i conti con il terreno allentato, una leggera deviazione obbligata a metà salita e la nebbia; risultato: un tempo di assoluto valore.
La gara per la seconda piazza, responsabile il passo del protagonista, inizia già dal passaggio al primo
chilometro. Paolo Bert (Valle Infernotto), vincitore di due precedenti edizioni procede spedito in compagnia di Marco Moletto (Dragonero). Classe 1987, Moletto rappresenta la più bella novità di giornata. Regge il passo del campione fino agli strappi finali e poi l’allungo che gli procura 20 secondi di vantaggio che gli valgono il secondo gradino del podio maschile. 40.46 il suo tempo contro il 41.06 di Paolo Bert.
Nell’eccellenza femminile Francesca Bellezza (Gio 22 Rivera) sale in scioltezza le rampe decisamente impegnative. Chiude in solitaria in 49.02. La specialista delle salite Marina Plavan (SD Baudenasca) sale con il passo che gli ha consentito numerose vittorie: il risultato è la seconda posizione con il tempo di 51.06.
Bella la gara per la terza posizione con soluzione in volata dopo le fatiche del Km verticale: Balbis Sonia, del Pam Mondovì ( 53.43) precede di 4 secondi Bruno Franco Monica (Pod. Valle Infernotto).
95 partiti e tutti arrivati. 32 minuti il distacco tra il primo e l’ultimo classificato a testimonianza di una gara competitiva di altissimo livello. Il sole ha accompagnato l’assegnazione del monte premi mentre l’elicottero
portava soccorso all’infortunato del Couloir. Auguri a lui che condivide con noi la passione per i monti.
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