Vai ad allenarti in palestra dopo un po’ di tempo che affronti solo bouldering…. e perché? …sistema efficace per riprendere forza, dato che ti interessa chiudere una via di 18 metri a 60°. Alla Sciorba, nido di scalatori, hanno un muro a sessanta gradi perfetto…
Riscaldamento, trazioni, isometria, stretching, mobilità articolare, neurodinamica, vie eleganti, armoniose, andature, stretching, carico, test… Tre vie a 50°, stretching… e proviamo quella dura.
Cado la prima volta, mi si apre la mano. Va bene… recupero. Riprovo.
Cado la seconda volta, mi si riapre la mano mentre effettuo il passaggio.
Ok, recupero, stretching…
Riproviamo. Concentrazione, respirazione… iperconcentrazione, attivazione con rituale…
Nel frattempo parte la musica: empowerment.
Tutti i movimenti mi escono fluidi, economia totale, arrivo sul passo chiave, riparte in breve il circuito mentale.
Attivazione della “marcia in più”… movimento eseguito con minimo sforzo, ma la mano mi si sta aprendo lo stesso.
Rapido screening mentale del corpo: il piede destro non sta usando tutta la forza.
Perfetto, attingo da lì, uso tutto ciò che mi è rimasto.
La mano si apre lo stesso mentre sfioro la presa successiva, non abbastanza da reggermi, e cado.
Peccato, ma sono ugualmente soddisfatto… Guardo la scarpa: l’ho sfondata! Era appena risuolata!
Ne ho altre due paia a casa, cara la mia via, ci rivediamo presto… e dopo di te, toccherà al tiro!
Ancora un poco di stretching prima e dopo tre serie di panca piana con tutti i pesi che trovo in palestra, giusto per un richiamino di forza. E via… si riparte per un nuovo momento!