TRA LE ROCCE E IL CIELO. TORNA IN VALLARSA, IL FESTIVAL DELLA MONTAGNA
Torna dal 20 al 23 agosto, “Tra le rocce e il cielo“, il Festival della montagna vissuta con consapevolezza.
L’Om Selvadeg e l’antica sapienza culinaria delle Alpi, la Grande Guerra e i conflitti di oggi, le migrazioni generatrici d’identità, sono gli argomenti che verranno trattati in questa edizione.
Organizzato dall’associazione culturale Tra le rocce e il cielo in partnership con Accademia della montagna del Trentino, si svolge nel suggestivo e incontaminato ambiente della Vallarsa (TN), all’ombra delle Piccole Dolomiti.
Come da tradizione i temi proposti saranno indagati attraverso mostre, film, incontri, uscite sul territorio, convegni, laboratori, concerti, spettacoli e presentazioni di libri.
Quest’anno, in occasione del centenario dell’entrata in guerra dell’Italia nella Prima Guerra Mondiale, “Tra le Rocce e il Cielo” dedica due delle sue quattro giornate alla storia.
LA GRANDE GUERRA E I CONFLITTI ATTUALI
Grande protagonista, nell’anno del Centenario, sarà la Grande Guerra di cui si parlerà ponendo l’accento su temi difficili e poco considerati dalla storiografia ufficiale, come quelli della diserzione e della sofferenza mentale. La Prima Guerra Mondiale sarà però solo uno dei temi di queste due giornate, e molta attenzione sarà dedicata ai conflitti attuali. Queste tematiche verranno affrontate attraverso conferenze, mostre, escursioni. Non mancheranno gli spettacoli come “Attenti alle austriache”, all’interno di Forte Pozzacchio visitabile con escursioni organizzate, e “Stupido Risiko” di Emergency, attiva da anni nell’aiuto alle vittime della guerra in tutto il mondo. Alla Campana dei Caduti, sul colle di Miravalle, verrà messo in scena lo spettacolo multimediale di Paolo Fanini “Il crocevia delle coscienze”.
GIORNATA DI APERTURA DEDICATA ALL’ARTE E ALLA VITA IN MONTAGNA
La giornata d’apertura si concentrerà sull’arte e la vita in montagna. L’Om Selvadeg, l’uomo che nella mitologia ha donato il formaggio all’uomo, sarà il filo rosso di una conferenza, un laboratorio per bambini, una cena a tema a base di formaggi, un’escursione in malga e di un concerto che vedrà esibirsi Theo Teardo sul magico sfondo delle affascinanti fotografie di Charles Frégér.
TRA I TEMI 2015, LE LINGUE MADRI
Una giornata sarà dedicata alle lingue madri. Il convegno “Migrazioni generatrici d’identità” indagherà come i flussi migratori del passato hanno influenzato il formarsi delle comunità minoritarie tradizionali della regione e dell’intero arco alpino. Il passato si intreccerà al presente e, dal parallelo tra la condizione della minoranza cimbra sfollata in Boemia durante la Grande Guerra e le attuali migrazioni e sfollamenti causati dai conflitti mediorientali, si arriverà a parlare delle attuali migrazioni di popoli e come esse contribuiranno a ridefinire le comunità nazionali nel prossimo futuro. È prevista la visione del pluripremiato film “Io sto con la sposa”, seguito dal dibattito con il regista e ci sarà il concerto del gruppo di musica occitana “Corou de Berra”, che da più di vent’anni lavora e sperimenta sul canto polifonico delle Alpi meridionali.
Il programma completo del Festival, comprende, inoltre, numerose escursioni, mostre – storiche, pittoriche e fotografiche – e laboratori per bambini.
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