Arriva in edicola da lunedì 11 gennaio 2016 il libro di Reinhold Messner “La seconda morte di Mallory” nella collana Montagna Leggendaria della Gazzetta dello Sport.
Nel 1924, lo scalatore inglese George Mallory, insieme al compagno Andrew Irvine, tentò la prima conquista dell’Everest. Entrambi morirono nell’impresa – erano al terzo tentativo – ma nessuno ha mai saputo con certezza se prima o dopo aver raggiunto la cima. Di sicuro, entrambi furono avvistati a circa 250 metri dalla vetta, prima che scomparissero per sempre dietro alle nubi. Poi, nel 1999, il ritrovamento del corpo perfettamente conservato di Mallory ha riproposto questa storia leggendaria. Purtroppo Mallory non aveva con sé la macchina fotografica che avrebbe potuto confermare o meno il compimento dell’impresa: non fu mai ritrovata neppure la foto della moglie che intendeva lasciare sulla cima a testimonianza della sua conquista.
Reinhold Messner, uno dei più grandi alpinisti viventi, celebre tra l’altro per aver compiuto la prima ascensione dell’Everest senza ossigeno e in solitaria, proprio sulla parete tentata da Mallory sessant’anni prima, affronta l’enigma della fine del suo predecessore, e ci offre in “La seconda morte di Mallory”, in edicola da lunedì 11 gennaio 2016 con la Gazzetta dello Sport, una ricostruzione insieme documentata e romanzesca. Attraverso la vicenda pionieristica di Mallory, riletta alla luce della propria esperienza e ricostruita al di là del mito, l’autore di questo racconto appassionante accompagna il lettore sulla scena himalayana, quando era ancora sede d’imprese eroiche, prima che diventasse meta turistica per comitive. E fornisce, forse, la soluzione dell’enigma.
Di recente, con l’interesse originato dal film “Everest” (2015) del quale abbiamo parlato (qui e qui), ci siamo occupati di approfondire alcune vicende legate alla montagna più alta del mondo. Il nostro Andrea Bonetti ha ripercorso infatti le vicende della tragicamente famosa scalata del 1996 (potete leggere qui lo speciale). Abbiamo inoltre esplorato le storie dei tanti cadaveri rimasti (ancora) sull’Everest alla luce delle difficoltà nel recuperarli. Fra questi, c’è proprio quello di George Mallory che venne scoperto da Conrad Anker nel 1999. Potete leggere lo speciale a questo link.
Vi segnaliamo, infine, la video intervista a Reinhold Messner svolta la scorsa estate in occasione dell’inaugurazione del Messner Mountain Museum a Plan de Corones. L’occasione giusta per ripercorrere la vita e le imprese di uno dei più grandi alpinisti di tutti i tempi.
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