NANGA PARBAT: DANIELE NARDI RISPONDE ALLA DENUNCIA DI ALEX TXICON
Nuovo colpo di scena dal Nanga Parbat.
Dopo il ritiro di Daniele Nardi dalla corsa alla vetta e la sua partenza dal Campo Base avvenuta sabato 6 febbraio, il capospedizione, lo spagnolo Alex Txicon, ha inviato una mail ad una funzionaria dell’ambasciata italiana a Islamabad e al presidente del Club Alpino pakistano per denunciare l’alpinista italiano di non aver onorato molti dei pagamenti dovuti per la spedizione al Nanga Parbat.
I dettagli della comunicazione, sono stati pubblicati oggi su Gazzetta.it.
Ad onor di cronaca, riportiamo la risposta di Daniele Nardi, pervenuta poco fa attraverso il suo ufficio stampa:
“Sono esterrefatto dalla comunicazione inviata stamane dal Capospedizione Alex Txikon all’Ambasciata d’Italia a Islamabad e ad altri destinatari, tra cui giornalisti e associazioni che nulla c’entrano con il Nanga Parbat. Non comprendo l’animosità, la scelta del mezzo, dei tempi, dei modi e i contenuti del suo scritto”.
“Voglio chiarire che solo il capo della spedizione ‘Winter Nanga Parbat’ ha trattato con l’Agenzia K2Pakistan, a cui ho comunque versato degli anticipi nei mesi scorsi. Sono invece rimaste in sospeso una serie di voci quali: la suddivisione dei costi dell’agenzia; la quota di rimborso dei due alpinisti che hanno rinunciato all’ultimo momento prima della partenza; il mio apporto in termini di materiali e attrezzature fornite e lasciate in dotazione al campo base. Alla mia partenza ci eravamo ripromessi di regolare il tutto a fine spedizione e appena avuti tutti i dati, per questo non mi spiego queste comunicazioni ufficiali dal capospedizione.
Ho sempre onorato i miei impegni e continuerò a farlo. Vorrei che gli sportivi rimanessero degli sportivi, affrontando le montagne, la vita e le persone sempre con spirito di lealtà”.
Intanto, al Campo Base del Nanga Parbat, nevica copiosamente.
Simonetta Quirtano
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