Il Presidio di Polizia di di Oberpfalz (Germania) ha reso noto che sono state chiuse le indagini sulle cause dell’incidente mortale di Kurt Albert: il famoso scalatore tedesco, iniziatore del “Rotpunkt“, era inspiegabilmente precipitato dalla ferrata “Höhenglücksteig” lo scorso 26 settembre, cadendo nel vuoto per 18 metri; ricoverato in condizioni disperate, era spirato dopo 2 giorni.
La polizia tedesca (fonte: Klettern.de) ha riferito che le indagini non hanno portato all’individuazione di alcun responsabile nell’ambito dell’accaduto.
Sono state raccolte le testimonianze di 4 persone, una subito davanti a Kurt Albert e tre immediatamente dietro di lui e appartenenti al gruppo che Albert stava guidando sulla ferrata: la via in quel momento era molto frequentata, i testimoni hanno riferito di averlo visto scivolare improvvisamente e cadere.
Al momento della caduta Kurt Albert non avrebbe indossato il caschetto ma era imbragato; dopo la caduta il moschettone di sciurezza è stato però trovato sciolto lungo il cavo di acciaio della via, il che – secondo quanto riportato dalla polizia – potrebbe lasciar presumere un errore accidentale da parte dello stesso Albert al momento di assicurarsi. Qualsiasi difetto di materiale è stato invece escluso.
Rimarranno dunque solo ipotesi, all’origine di un incidente che ha colpito tutta la comunità internazionale dell’arrampicata, e il ricordo di un uomo che sulle grandi pareti del mondo ha saputo tracciare una via e uno stile tutto suo, precursore di un nuovo modo di approcciare le “sfide del vuoto”.
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