Quest’oggi sarei dovuto esser in immersione, giornata splendida eppur mare in burrasca. Mi dedico alla mia casetta e agli scritti che da due mesi non posso davvero amare, come di norma faccio, in un rapporto erotico di scambio universale.
Ascolto Michael Bublé e mi godo le immagini che ho nella mente da giorni…
Il colle di Creto che mi saluta ogni mattina, con la sua voglia di slancio verso l’infinito, verso luoghi che ho visto oppure no, quelli in cui tornerò perché lì ho lasciato un pezzo di me quando li visitai e quelli che invece hanno una porzione di mia fantasia, che non ho mai fruito.
Fra poco lascerò le mie dita scorrere sulla tastiera, e partirà una musica: sarà deprecabile e non armoniosa, o dolce e potente, solo chi mi degnerà del suo prezioso ascolto fra le pagine potrà deciderlo.
So che non posso non scrivere, so che quando accade una mano tenera mi culla, calda come l’acqua di una vasca profumata fra le candele. Il racconto nella mia testa non si ferma mai, ma ogni tanto posso trascriverlo, o dipingerlo, talvolta scolpirlo o ballarlo e tutto il mondo prende un suo equilibrio.
Mi mancano così tanto le mie montagne, vi tornerò presto, ma ora non posso non scrivere.
