Luglio 2016: Domenica estiva… spetta… un passo indietro.
Nel mese di dicembre 2015 mi sono infortunato a un gomito. Presa svasa in strapiombo, le dita si vogliono aprire, quelle infingarde; manovro di spalla così sono obbligate a serrarsi. Tengo l’ottantesima tacca, ma il tendine mi strappa un pezzetto di articolazione dall’osso. Male. Molto male, ma non mi fermo, scalo lo stesso per 3 settimane, sul duro.
Continuo ad allenarmi, ma non passa. Guasto al gomito, ok prendiamo atto. Stop totale allenamenti.
Inizio guarigione… 1 mese di fibrolisi tre volte la settimana con i fisioterapisti che scommettono su quanto io resista… Si stufano prima loro. “Vediamo se regge 15′ di fila”.
Mi fanno veramente male, ammetto… Ma giunti a 1h15′ sono loro che si arrendono e vogliono andare a mangiare la cena delle 23. Voglio guarire. Continuo tecar ed esami vari… Ci vuole il suo tempo. Non riesco a sollevare un bicchiere con il braccio destro.
Rieducazione tutti i giorni e nel frattempo subacquea, running, immersioni sotto il ghiaccio, allenamento a secco per far ripartire la biella e tanta voglia di andare.
Riesco a fare anche del TRAD in Marocco con un braccio solo, e in Italia qualche marcia e qualche via lunga, sempre scalando con un solo arto.
Luglio 2016… proviamo a rimettere le mani sulla roccia.
Camminiamo tra le falesie in quel di Finale, prima in un versante e poi in un altro.
Poi finalmente troviamo un posto fresco e asciutto, con linee belle e logiche.
Elena fa i suoi tiri, anche lei un po’ arrugginita, ma sempre libera nel salire e tosta.
Mi scaldo bene e poi attacco un muretto liscio e strapiombante; niente di trascendentale, ma già qualcosa con appigli in cui entrano solo le mie unghie. Sto attento a fermarmi se sento tirare il gomito e vinco il muro. Ci son quasi… Che sia guarito?
Festeggiamo andando in un campeggio limitrofo ed estremamente invitante: sta sera grigliatona!
Sotto le stelle, osservando le luci della vallata…
…e alla mattina? La colazione dei campioni e via verso il mare in ciabatte a fare apnea (il camping è a 5 minuti dalle spiagge). Non per fare una marchetta, ma il posto merita veramente, ve lo stra consiglio: persone preparate, gentili, luogo facile e a poca distanza da sentieri per camminatori, biker, scalatori, scuba divers, canyoner… c’è tutto!
Camping il Mulino Quando uno se lo merita è giusto rendergli atto del valore che ha!
…quindi doccia e ancora con il sorriso, dritto al lavoro.
Torno al mio posto…che sia dietro a un pc o sulle pareti!
Christian Roccati
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