Dicevo ieri che sono a metà tra una gara e un’altra.
In effetti, il 7 maggio sarò alle Canarie per correre la Transvulcania, di cui vi ho già parlato qualche settimana fa. La sua peculiarità non è tanto la lunghezza, sono infatti “soltanto” 83km, ma i suoi dislivelli: in totale sono 8500 i metri di saliscendi complessivo e, tra questi, quelli che fanno veramente paura sono gli ultimi 2400 metri di discesa, interminabile, verso il mare. Una discesa a perdifiato in grado di mettere a dura prova le caviglie, e non solo loro.
Una preparazione specifica per affrontare questo genere di dislivelli è obbligatoria, ed è per questo che già qualche mese fa andavo alla ricerca di condizioni simili a quelle che troverò a La Palma: specialmente affrontare salite e discese su terreno sconnesso è necessario per allenare il fisico.
In questi giorni, con la fatica della Marathon des Sables nelle gambe, non è facile rispettare la tabella di avvicinamento che mi ero prefissato e devo naturalmente anche riposarmi dalla fatica che ho accumulato: spero che la preparazione che ho scelto sia quella giusta per ben figurare!
Di certo c’è una cosa: nella Pasqua appena trascorsa ho potuto mangiare ben poche colombe e uova di cioccolata per non sballare la mia tabella alimentare!!! (e ovviamente mi sono allenato anche nel giorno di Pasqua…)
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