Che cosa sono l’editoria di viaggio, di montagna e di outdoor in generale?
La maggior parte delle persone inquadra due tematiche fondamentali: la narrativa e le guide. In realtà essi sono i motivi e non i temi; i motivi in arte sono le caratterizzazioni delle opere e in questo caso si traducono nel mezzo espressivo.
Posso parlare di un viaggio mediante un romanzo oppure per mezzo di una guida; l’argomento trattato è invece il tema. In questi settori, pur con forme completamente diverse, questi due motivi hanno molti punti in comune. Una guida outdoor è un libro che si occupa di presentare completamente un ambiente e di conseguenza non è un manuale, ma piuttosto si tratta di un racconto schematizzato percepito dal lettore come una narrazione piacevole, approfondita e tecnica, con indicazioni a tutto tondo.
Anche in questo caso il lettore é il protagonista a cui va riservato il volume: editore e scrittore sono al suo servizio confezionando un prodotto dedicato al cliente, opera d’arte o meno. Parlando di geoturismo è bene focalizzare l’attenzione in primo luogo sulle guide più che sulla classica narrativa di viaggio.
Al momento in Italia esistono innumerevoli libri: generalmente si dice che l’80% di essi, nell’arco della loro vita, saranno acquistati per un totale non superiore alle 300 copie. In realtà il venduto e il fruito non sempre corrispondono: esistono innumerevoli varietà di prodotti appartenenti o meno a un progetto relativo.
…esistono inoltre volumi che ne vantano 8000-10000 già nella prima tiratura: quali sono le cause e quali gli effetti?
La composizione di un’opera a tematica outdoor, è un opportunità che permette di essere attivi su un territorio; si pensi alla nascita di protocolli di riqualificazione. Nelle aree depresse è possibile operare creando, risistemando o illustrado percorsi verdi in più discipline, dall’hiking al trekking, dalla mtb alle falesie d’arrampicata. Il richiamo di un turismo ecocompatibile, (se gestito mediante prassi corrette), genera nuove economie nelle vallate. Il risultato è il sostenimento degli esercizi in crisi e lo stanziamento dei giovani o la limitazione della fuga verso le metropoli. La cultura in moltissimi luoghi alpini e appenninici è ancora soprattutto orale. Invertire il processo di diaspora permette il mantenimento della tradizione e l’avvio di nuovi progetti in un ciclo di evoluzione a catena.
Le difficoltà principali che ostacolano questo processo sono molte e molteplici: il mercato italiano, i meccanismi nelle librerie e la relativa crisi estesa agli editori, le difficoltà linguistiche rispetto al bacino di una lingua parlata da 80 milioni di persone, le difficoltà nella creazione di figure professionali che lavorino nel processo (guide, maestri, accompagnatori).
Per combattere queste barriere è necessaria una cultura specifica: come si fa un libro? Qual’è la sua struttura fisica ottimale? Quali contratti possono esservi con un editore? Quale casa editrice scegliere o a quale proporsi? Come strutturare un libro e di cosa parlare, con che linguaggio, in che lingua? Inserire indici e sommari? Quale apporto fotografico? Come porsi nei riguardi della ricerca delle fonti? Come compilare e come ricercare? Quali feedback scegliere? Creare singoli libri o collane e di che tipo? Che catena distributiva scegliere? Come gestire il rapporto con una casa editrice, dai correttori di bozze ai contratti?
Sarebbero innumerevoli le domande e a ognuna di esse conseguono più risposte; è necessario non solo conoscerle tutte, ma aggiornarsi costantemente perché un libro è vincolato a essere un prodotto di mercato e le risposte alle precedenti domande seguiranno dei cambiamenti, mese dopo mese.
Gestire il processo relativo all’editoria del turismo verde è un complesso e difficile sistema che permette altrettante magnifiche prospettive e potenzialità. La sua stessa difficioltà é direttamente proporzionale alla sua “potenza”.
Christian Roccati
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