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17 Febbraio 2017

Ambiente e Territorio · Resto del Mondo

ALEX HONNOLD PRENDE POSIZIONE IN DIFESA DEI GRANDI PARCHI

Alex Honnold. Foto: Peter Bohler/Redux

Alex Honnold. Foto: Peter Bohler/Redux

ALEX HONNOLD CONTRO LE POLITICHE DI TRUMP

Le epiche salite in free solo del climber americano Alex Honnold gli hanno dato una grande notorietà. Pur continuando a spingersi oltre i confini di questo sport, Honnold ha utilizzato la sua celebrità per fondare nel 2012 un’associazione, senza scopo di lucro, la Fondazione Honnold, diventando così un ambientalista senza peli sulla lingua.

Nelle ultime settimane Honnold ha preso  posizione contro la politica del nuovo presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, che intende sacrificare l’integrità dei grandi parchi .

Honnold ha postato su facebook: “Ho appena rilasciato un’intervista a Men’s Journal a proposito dell’importanza dei terreni pubblici (parchi) e su cosa gli atleti dell’outdoor possono fare per proteggerli. Uno dei miei passaggi preferiti:
La gente dice che gli atleti non dovrebbero esprimere pareri sulla politica?
Certamente, e questo mi infastidisce. Io sono un cittadino contribuente e mi interesso di ciò che il governo fa con queste entrate. Ho sicuramente il diritto di esprimere la mia opinione come tutti quanti. Quando esterno i miei pensieri sto dicendo “Questo è quello che mi interessa”, non “La mia opinione dovrebbe valere più di quella di chiunque altro”.

TRATTO DALL’INTERVISTA

L’opinione di Honnold è che l’integrità dei grandi parchi non debba essere compromessa.

“…. credo che la politica inerente l’estrazione di petrolio, gas e minerali sul territorio federale sia miope, ma la realtà è che il nostro mondo utilizza tali risorse, pertanto devono provenire da qualche parte. Si tratta di trovare un equilibrio. Ci sono luoghi in cui ha senso estrarre petrolio, poi ci sono  luoghi incontaminati dove è ultra-difficile lavorare e c’è un alto rischio di fallimento – come l’Artico.

Sostiene Honnold: “Tutti gli esseri umani hanno l’obbligo morale di sostenere gli ecosistemi da cui traggono vita…”

D. Quanto contano gli atleti outdoor nel movimento di conservazione?
R. Penso che essere in mezzo alla natura, alla fine porterà le persone ad aumentare la loro sensibilità sull’ambiente e a preoccuparsi degli spazi selvaggi intorno a loro…

D.Gli atleti outdoor hanno l’obbligo morale di essere ambientalisti?
R. Dovrebbero probabilmente essere più consapevoli dell’ambiente dato che trascorrono la maggior parte del loro tempo all’aperto, ma non credo debbano avere più obblighi di chiunque altro.

… Tutti gli esseri umani hanno l’obbligo morale di sostenere gli ecosistemi da cui traggono vita…. Molte persone non si preoccupano di questo genere di cose; Credo che sia giusto condannare chiunque non faccia il meglio che può.

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