Per alcuni, l’oceano è un luogo spaventoso e pericoloso. Per altri invece, è un mondo di divertimento, di libertà e di opportunità senza limiti in cui la vita può essere vissuta in tutta la sua pienezza.
FISHPEOPLE, un nuovo documentario presentato da Patagonia e diretto da Keith Malloy, racconta le storie di un cast unico di personaggi che hanno dedicato la loro vita al mare. Da surfisti a pescatori subacquei, a un ex minatore di carbone a un gruppo di bambini del centro di San Francisco, il film racconta la trasformazione prodotta dal tempo trascorso in mare, e come è possibile superare i propri limiti per trovare un significato più profondo nel mondo selvaggio del mare che si trova appena oltre la riva.
CAPITOLO I
Lynne Cox, nuotatrice in acque libere | Long Beach, California |
“Quando ho nuotato dagli Stati Uniti alla Russia, ho attraversato la Linea internazionale del cambio di data, pertanto ho nuotato dal presente al futuro.”
Lo Stretto di Bering è un luogo insolito per fare una nuotata. Lo stesso si potrebbe dire dell’Antartide, dello Stretto di Magellano e del Capo di Buona Speranza. Ma Lynne Cox non è una persona ordinaria. Dall’età di 14 anni, quando ha nuotato per la prima volta da Catalina alle coste della California, dedica la sua vita a nuotare attraverso le lunghe, fredde e difficili distese dell’oceano. Spingendo ben oltre i limiti condivisi del possibile, i suoi successi hanno dimostrato come un atto semplice e antico come quello del nuoto possa aiutare a collegare le comunità e a ricostruire il nostro rapporto con il mondo naturale. Autrice dell’importante bibliografia “Swimming to Antarctica”, la vita di Lynne nell’oceano mostra come gli ambienti più difficili possono aiutarci a scoprire il luogo al quale apparteniamo veramente.
CAPITOLO II
Matahi Drollet, surfista e pescatore | Teahupo’o, Tahiti |
“L’oceano mi ha dato tutto quello che ho. Non so cosa farei senza.”
Per migliaia di anni, i popoli della Polinesia hanno vissuto in collaborazione con l’oceano. E in alcuni luoghi, come nei villaggi periferici di Tahiti, questa collaborazione non è cambiata molto. Matahi Drollet, giovane surfista e pescatore, appartiene alla nuova generazione di barcaioli di Tahiti che hanno ereditato le tradizioni dei loro predecessori e stanno contribuendo alla loro evoluzione. Incarnando una cultura orgogliosa che ruota intorno al rispetto per il mare, la vita quotidiana di Matahi è un esempio di come condurre una vita semplice può aiutarci a trovare la nostra strada in un mondo iperconnesso e in rapida evoluzione. C’è anche un’altra caratteristica che rende unica la storia di Matahi: a poche centinaia di metri dalla sua casa di famiglia, questo diciannovenne riesce a cavalcare alcune delle onde più grandi e maestose al mondo.
CAPITOLO III
Ray Collins, fotografo | Wollongong, Australia |
“Il mio obiettivo è quello di mostrare l’oceano come un essere vivente che respira, documentando tutti i suoi punti di forza più ostili e accrescendo la consapevolezza sulla sua tranquilla fragilità.”
Ray Collins è cresciuto nei pressi di Wollongong, Nuovo Galles del Sud, dove la bellezza selvaggia della costa australiana era in netto contrasto con l’industria pesante che ha sostenuto la vita economica della città. Da ragazzo, il surf e il bodyboard gli hanno insegnato a sentirsi a casa nell’oceano, ma nella seconda fase della sua vita ha deciso di lavorare nelle miniere di carbone per sbarcare il lunario come molti dei suoi amici. Quando un infortunio sul posto di lavoro lo ha tenuto lontano dal surf, Ray ha deciso di munirsi di una macchina fotografica e di nuotare dove gli altri fanno surf per scattare immagini di onde che si infrangono. Grazie al suo occhio attento a captare paesaggi marini sensazionali e mozzafiato e alla sua insolita tranquillità anche quando l’oceano appare minaccioso, ha guadagnato consensi come fotografo d’arte e ha potuto costruirsi una nuova carriera che lo ha portato fuori dalle miniere. Attraverso l’obiettivo di Ray, possiamo ammirare la pura potenza dell’oceano in un modo semplice e unico.
CAPITOLO IV
Kimi Werner, pescatrice in apnea | Haleiwa, Hawaiʻi |
“Nel momento in cui pensi di aver capito tutto, che hai tutto sotto controllo, in quel momento
l’oceano ti insegnerà una lezione di vita ancora una volta.”
Cresciuta a Maui, Kimi Werner ha imparato qualcosa che gli hawaiani hanno sempre saputo: non si dovrebbe mai prendere più del necessario. Suo padre l’ha introdotta nel mondo della pesca in apnea in giovane età e il suo istinto acuto insieme alla sua abilità nell’affrontare l’oceano le hanno consentito di vincere il campionato nazionale statunitense di Pesca Subacquea. Ma il mondo della competizione non era sempre in linea con le sue convinzioni, per cui ha deciso di lasciarsi le gare alle spalle per concentrarsi sulla conservazione marina e sulla caccia sostenibile. Per Kimi, la pesca in apnea sta nel creare un collegamento che sia più intimo possibile con l’ecosistema che la sostiene e condividere la sua attività con le persone che ama. Trascorrendo molti minuti sotto la superficie con un solo respiro, l’abilità di Kimi come freediver, pescatrice in apnea e esploratrice dell’oceano è un’ulteriore prova di quanto siamo capaci di crescere forti e robusti sott’acqua così come lo siamo sulla terraferma.
CAPITOLO V
Eddie Donnellan, surfista e animatore giovanile | San Francisco, California |
“Il nostro obiettivo non è quello di creare surfisti. Stiamo cercando di consentire a questi ragazzi di uscire fuori dal loro mondo e sperimentare qualcosa di nuovo.”
Per alcuni, il surf è uno svago da egoisti. Per altri invece, si tratta di un atto di gioia e un’opportunità che diventa ancora migliore se condivisa. Eddie Donnellan, uno dei tanti surfisti di San Francisco che pratica questo sport da lungo tempo, è sempre pronto sulla lineup nelle lunghe e difficili giornate invernali a Ocean Beach. Ma nelle giornate più calde e brevi, ha una missione che non è meno impegnativa: far conoscere ai giovani e alle famiglie a rischio la magia e i benefici di madre natura. Offrendo ai bambini che vivono situazioni di grande stress la possibilità di rompere le barriere e godere di una fuga in spiaggia, il suo lavoro dimostra che l’oceano può essere un luogo di responsabilizzazione e di crescita che cambia la vita. Per Eddie, l’acqua conduce al benessere, una convinzione supportata da un crescente corpo di ricerca sulle proprietà terapeutiche del mare.
CAPITOLO VI
Dave Rastovich, surfista | Byron Bay, Australia |
“Ogniqualvolta nella mia vita ho dovuto affrontare qualcosa di impegnativo, ho praticato surf ed è cambiato tutto. Ecco perché non è soltanto un gioco. Non si tratta solamente di una cosa sciocca.
Ha un significato più importante di questo.”
Dave Rastovich è uno dei più abili surfisti del mondo. Quando era un surfista junior in Australia, era allo stesso livello dei suoi compatrioti che gareggiavano per i titoli mondiali e vantavano carriere competitive molto redditizie. Ma per Dave, l’obiettivo di fare surf era quello di divertirsi, senza dover dimostrare di essere il migliore, e alla fine ha scelto la libertà dell’oceano piuttosto che le norme e i regolamenti delle gare di surf. Ora che ha circa trent’anni ed è un maestro di surf in tutte le sue forme, il suo approccio è guidato dal puro divertimento che deriva dall’attingere energia dal rigonfiamento dell’oceano. Dal bodysurf sulle onde impetuose che si infrangono sulla barriera corallina di Tahiti al surf praticato con canoe a vela, Dave ha deciso di lasciarsi alle spalle i luoghi comuni e di sostituirli con una vita di gratitudine e di arte che è interamente sua.
L’appuntamento in Italia è previsto a Trento, giovedì 15 giugnoo ore 20.30 presso Patagonia Store, Via S. Vigilio, 2
38122 Trento.
INFO: Patagonia