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13 Giugno 2017

Run for Balkans: da un’idea, un progetto!

Ho avuto poco tempo, ma ho cercato di spenderlo bene. Dieci giorni liberi da utilizzare per nuovi progetti.

Siamo partiti facendo una tirata unica dalle Alpi alla Puglia e via con la nave nei Balcani.
C’era un pezzo di mondo che volevo vedere, persone da conoscere e storie da scoprire. E non solo…
C’era qualcosa da fare.

Siam passati prima in Albania, scorgendo parchi magnifici e una storia antica di condottieri al servizio della libertà, con il nome Scanderbeg sulle labbra.

Ci siamo diretti in Montenegro, salendo proprio sulla montagna nera da cui deriva il nome. Anche in questo caso abbiamo imparato poesia e battaglie e, anche in questo sito, la ricerca di un’indomita libertà grazie a Njegoš

Parlando con Elena tra boschi, grotte, rive e fortezze, nel parco del Lovćen abbiamo ideato un nuovo trekking dove portare amici e clienti, attraversando vallate remote sino a scendere in uno dei fiordi più belli del mondo.

Abbiamo continuato sino in Bosnia, parlando con reduci di guerra ben più giovani di me… nonostante abbiano visto orrori che io potrei paragonare alle decadi dei miei nonni in riferimento alla storia italiana, molto prima che io nascessi.

Ho intervistato quegli uomini e darò suono alla loro voce, perché una goccia nel mare si aggiunga alle cose che andrebbero udite.

Sono passato da Medjugorje, perché volevo vedere e capire cosa fosse il fenomeno della famosa apparizione ancora non riconosciuta dalla Chiesa. Ho trovato un mercato di icone in un luogo che altrimenti sarebbe bellissimo.

A poca distanza ho scoperto un luogo naturale e davvero spirituale, senza frastuono: un posto dove si udirebbe una voce dell’anima, senza una cacofonia pubblicitaria a coprirla.

 

Mentre ascoltavo l’acqua e il suono del mondo, ripensavo al dialogo con Luca, prima di partire… Nella mia mente prendeva forma un progetto. L’idea del mio amico Talarico, Run for Balkans.
Genuina e forte, pronta per essere sospinta.

Una traversata nei Balcani, un trekking di oltre 190 km, di corsa, senza tappe.
Una grande prestazione da usare per un fine: raccontare una storia, incuriosire persone e volgere quella loro passione per filantropia, per un bene elevato.

Mentre non smettevo di pensare siamo giunti in Croazia, tra pareti e montagne; abbiamo solcato linee aeree e conosciuto i malgari locali.

Tra meraviglie di roccia, dai karren alle colonne, dalle stalagmiti alle erosioni, abbiamo incontrato schivi valligiani che ci hanno raccontato dei loro viaggi, della guerra, di amori fuggiaschi e del futuro.

Siamo saliti in cima alle montagne di Paklenica e tra un rifugio e una baita, l’idea ha preso forma.
Contattare i miei vecchi amici, la LILT, per avere un primo obiettivo raggiungibile… e diffondere questa storia, chiedere aiuto alle persone che abbiano voglia di fare politica, quella vera…

…politica: ciò attività per la polis, senza patacche, partiti, guadagni personali.
Migliorare il mondo intorno a noi, un pezzetto alla volta. Niente di più e niente di meno.

Sereni e con un progetto chiaro in mente abbiamo continuato verso Plitvice e verso molti altri luoghi.

…Sereni come l’acqua abbiamo superato anche la Slovenia e siamo tornati a casa…

…pronti per cominciare una nuova avventura, utile alle persone, malleabile abbastanza da favorire più campagne, da realizzare una per una.

Run for Balkans… ne parleremo ancora nei prossimi giorni… si parte!

Christian Roccati
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