Elisabeth Revol e Tomek Mackiewicz in tenda sul Nanga Parbat, inverno 2016. Foto: T. Mackiewicz

Secondo alcune fonti, la cordata formata dal polacco e dalla francese sarebbe arrivato fino al Campo 3 della via Messner

La spedizione al Nanga Parbat (8.125 m) di Tomek Mackiewicz ed Elisabeth Revol è stata la prima, tra quelle impegnate nelle  invernali sulle grandi montagne, ad installarsi al Campo Base. Quindi non sorprende che sia anche la più avanzata.

Come segnalato sui loro canali social, il 3 gennaio durante l’acclimatamento, la cordata ha raggiunto i 6.000 metri e aveva in programma di continuare a salire.

Senza una loro conferma diretta o del loro team, alcune fonti segnalano ora che i due alpinisti avrebbero già raggiunto quota 7.300 metri e che starebbero montando il loro C3. Russianclimb.com riferisce di aver ottenuto tali informazioni  da uno dei collaboratori dell’agenzia che organizza la logistica della spedizione.

Invernale al Nanga Parbat. Foto: T. Mackiewicz. Fonte: facebook, 3 gennaio 2018

La cosa certa è che Tomek Mackiewicz e Elisabeth Revol hanno scelto ancora una volta di effettuare la salita invernale del Nanga Parbat attraverso il  percorso tentato nel 2000 da Reinhold Messner,  ritornato sulla montagna con il fratello Hubert Messner, Hanspeter Eisendle e Wolfgang Thomaseth.

Mackiewicz e Revol hanno già tentato questa via in precedenti occasioni, e anche Simone Moro e Tamara Lunger l’avevano percorsa inizialmente due anni fa, prima di unirsi ad Álex Txikon e Ali Sadpara. La linea ha il vantaggio di consentire una progressione abbastanza semplice e rapida nelle fasi iniziali e intermedie della salita, e fornisce la possibilità di congiungersi con la via Kinshofer o il percorso originale di Hermann Buhl.

Non sarebbe la prima volta che i due alpinisti superano insieme la barriera dei 7.000 metri sul Nanga Parbat. A metà gennaio 2015 hanno raggiunto i 7.800 metri di quota, mentre all’inizio del 2016 sono andati vicini ai 7.600 metri.

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