La figlia di uno dei partecipanti della spedizione del 1971 avrebbe parlato di “gita di Pasqua”
Prosegue l’attraversata delle Alpi di Tamara Lunger. Partita 19 giorni fa nei pressi di Vienna per “l’escursione scialpinistica più lunga del mondo” l’alpinista altoatesina con i suoi compagni di cordata ha raggiunto il Piz Lunghin (2780 m), in Svizzera.
Sulla sua pagina facebook, Lunger ha definito l’impresa “la cosa più ‘incazzata’ della mia vita”.
L’obiettivo del gruppo, composto da 7 alpinisti europei e americani, è quello di percorrere in meno di 40 giorni a piedi e con gli sci le Alpi, affrontando così 1.917 chilometri e 85.000 metri di dislivello. Finora hanno già percorso 881 km e 44.000 metri ca. di dislivello per 185:45 ore di trekking.
Da quasi 50 anni nessuno ha più compiuto l’attraversata delle Alpi da est a ovest.
I primi e anche gli unici a realizzarla sono stati nel 1971 Robert Kittl, Klaus Hoi, Hansjoerg Farbmacher und Hans Mariacher. Con Nuria Picas (Esp), Janelle und Mark Smiley (Usa), Philipp Reiter (Ger), David Wallmann (Aut) e Bernhard Hug (Sui).
Nel frattempo si è però accesa una polemica sui social media per le modifiche di percorso. Secondo quanto riportato dall’Ansa, la figlia di uno dei partecipanti della spedizione del 1971 avrebbe parlato addirittura di “gita di Pasqua”. Secondo gli organizzatori, le variazioni sul tracciato sono state giustificate dall’elevato pericolo valanghe.