Viticoltura eroica: la sfida dei viticoltori d’Italia da Nord a Sud. Esperienze a confronto alla 52^ edizione del salone internazionale del vino
Alla 52^ edizione di
All’incontro, dal titolo “Viticoltura eroica: esperienze a confronto” organizzato nello spazio espositivo del Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG, sono intervenuti Roberto Gaudio, presidente Cervim – Centro di Ricerca, Studi e Valorizzazione per la Viticoltura Montana, Mamete Prevostini, presidente Consorzio per la Tutela dei Vini di Valtellina, Benedetto Renda, presidente Consorzio Volontario di Tutela e Valorizzazione dei vini a DOC dell’Isola di Pantelleria e Innocente Nardi, presidente Consorzio di Tutela del vino Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG.
“Il confronto tra differenti realtà della viticoltura eroica – ha affermato Roberto Gaudio – è sempre interessante per valorizzare al meglio gli aspetti e le caratteristiche dei territori così differenti tra loro, vallate alpine e aree insulari costiere, accomunate però dal binomio vincente, paesaggi viticola eroici e turismo, strategico per l’economia di questi territori. Questo sarà anche il tema centrale del VI Congresso Internazionale sulla Viticoltura eroica in programma dal 26 al 28 aprile prossimo a Tenerife (Isole Canarie).”
L’incontro ha avvicinato idealmente aree viticole distanti geograficamente ma vicine per difficoltà di gestione del vigneto, per passione e ore lavorate che ogni viticoltore dedica ad esso. Le realtà ‘eroiche’ sono poco estese ma percorrono lo stivale e idealmente lo uniscono.
“Il territorio del Conegliano Valdobbiadene che si caratterizza per queste ripide colline rappresenta un territorio dove 3.300 viticoltori quotidianamente si arrampicano su per questi ripidi pendii a coltivare la vite rendendo il Prosecco superiore, un prodotto unico nel suo genere”, ha spiegato Innocente Nardi, Presidente del Consorzio Conegliano Valdobbiadene. “La viticoltura eroica è ben più di una pratica agricola. Coltivare queste pendenze significa anche curare il paesaggio, disegnarlo e tutelarlo, infatti è la cura dell’uomo che riduce il rischio di smottamenti ed erosioni”.
“Trovo positivo fare rete e confrontarsi tra zone vitivinicole diverse e per molti aspetti simili – ha segnalato Memete Prevostini Presidente del Consorzio Tutela vini Valtellina – La Valtellina è una realtà consolidata, che punta essenzialmente sul suo territorio, sulla sua biodiversità geo-climatica, sulla specificità dei suoi storici ed eco sistemici terrazzamenti.”
“La coltivazione della vite sull’isola di Pantelleria – ha concluso Benedetto Renda del Consorzio di Pantelleria – ha modellato nel tempo il paesaggio realizzando uno dei contesti agricoli più suggestivi al mondo ed è il risultato straordinario di un’agricoltura che, assecondando la natura, ha saputo realizzare un primato d’eccellenza viticola, studiata ed ammirata in tutto il mondo”.
L”eroico” Andreola, è quattro volte “5 StarWines” nella prestigiosa guida di Vinitaly 2018
E, tra i vini che quest’anno, si possono fregiare della qualifica “5 Star Wines” troviamo nuovamente l'”eroico” Andreola. Sono quattro le etichette dell’azienda agricola di Col San Martino condotta da Stefano Pola che hanno ottenuto un punteggio di almeno 90 centesimi e di conseguenza sono stati inseriti nella prestigiosa “5 Star Wines The Book 2018“, guida Internazionale ai vini d’eccellenza italiani, nata su iniziativa di Veronafiere e Vinitaly.
Eccoli:
“Cartizze” Valdobbiadene DOCG Superiore di Cartizze Dry. Punteggio 91/100
“Col del Forno – Rive di Refrontolo” Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG Brut. Punteggio 90/100
“Sesto Senso” Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG Dry. Punteggio 90/100
“Mas de Fer – Rive di Soligo” Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG Extra Dry. Punteggio 90/100
Ricordiamo che “5StarWines The Book” intende premiare e stimolare lo sforzo delle aziende che investono nel continuo miglioramento qualitativo dei propri prodotti. La guida certifica a livello internazionale la valenza dei vini che si sottopongono al giudizio della prestigiosa giuria, coordinata da Ian D’Agata, direttore scientifico della Vinitaly International Academy.