Intervista di Simone Enei
Riprese e montaggio: Andrea Monticelli
Ospite speciale della 66^ edizione del Trento Film Festival, è stata Pasang Lhamu Sherpa Akita, oggi principale guida alpina in Nepal e prima donna nepalese a salire in vetta al K2.
Nel 2007 scala l’Everest. Il film “Mothered by mountains” (Stati Uniti/2017/15’), in programma quest’anno al Festival, ha raccontato proprio la salita di Pasang sull’Everest, impresa realizzata con Sareena Rai, icona punk-rock locale.
Pasang Lhamu Sherpa Akita, fin da piccola ha seguito la sua vocazione per la montagna, prendendo lezioni di alpinismo e inseguendo il suo sogno di diventare istruttrice di alpinismo. Una sfida non facile nella società sherpa, non incline ad accettare che le donne pratichino questo tipo di lavoro, sebbene nel corso degli anni, vi sia stata una progressiva apertura.
“E’ stata dura per me”, ci racconta Pasang nell’intervista rilasciata alla nostra redazione in occasione del Film Festival. “Nella nostra cultura a noi donne non è permesso andare a fare certe attività outdoor e anche nella nostra comunità Sherpa, dove la maggior parte delle persone scala e lavora in montagna le donne non sono realmente incoraggiate ad andare a scalare”.
Nata nel 1984 a Khumjung in Nepal, è cresciuta a Lukla. Akita ha perso il padre in giovane età ed è rimasta orfana a 15 anni quando ha perso anche sua madre. Si è trasferita a Kathmandu con sua sorella, dove ha completato gli studi liceali. Per quanto riguarda la formazione professionale di alpinista, è stata addestrata al Khumbu Climbing Center di Conrad Anker e ha conseguito un diploma in alpinismo presso l’École Nationale du ski et de l’alpinisme (ENSA) di Chamonix, in Francia.
Il suo primo nome “Pasang” significa “venerdì” in lingua nepalese, il suo giorno di nascita. Mentre il suo nome completo Pasang Lhamu Sherpa è ispirato al nome di un’altra donna nepalese, la prima a scalare il monte Everest e che perse la vita durante la discesa. Il cognome “Akita” è quello marito, Tora Akita, un nepalese di origine giapponese, medico di professione, incontrato casualmente mentre veniva curata per un infortunio alpinistico.
Akita ha maturato diversi successi come alpinista. È stata la prima donna a scalare il Nangpai Gosum II, nel 2006. Nell’anno successivo, ha raggiunto la vetta dell’Everest e nel 2014 la vetta del K2 in team con tre donne del suo paese, la prima squadra femminile nepalese a scalare il K2. Gli altri membri della squadra erano Maya Sherpa e Dawa Yangzum Sherpa. La scalata era stata organizzata per commemorare il 60 ° anniversario della prima salita del K2. Altre salite di successo di Akita sono state: Yala Peak, Ama Dablam, Lobuche, Imja Tse e Aconcagua.
Come accennato sopra, Akita non è solo un alpinista ma anche un istruttore esperto e in particolare il primo istruttore di alpinismo donna del Nepal. Ha guidato numerose spedizioni, non solo in Nepal, ma anche in USA, Argentina, Francia e Pakistan.
Pasang è stata insignita nel 2016 del titolo “National Geographic Adventurer of the Year” per l’impegno a favore del suo Paese dopo il devastante terremoto del 2015.
Simonetta Quirtano