Intervista di Simone Enei
Riprese e montaggio: Andrea Monticelli
Hansjörg Auer, classe 1984, è uno straordinario scalatore noto per alcune impressionanti salite in free solo, dove per la mancanza di ogni genere di protezione un qualsiasi errore può rivelarsi fatale. Nel 2007 suscitò scalpore la sua salita in free solo della celebre via Attraverso il Pesce sulla parete sud della Marmolada, via di 900 metri, fino al grado di difficoltà 7b+.
“La chiave di una scalata in solitaria, in free solo o in alta quota – ci spiega Auer nell’intervista che ha rilasciato alla nostra redazione in occasione del 66° Trento Film Festival – è sempre quella di essere nelle giuste condizioni mentali per affrontarla… perchè per quanto riguarda la forma fisica hai bisogno per forza che sia a posto”
Contiua Auer: “ci sono momenti in cui non scalo in solitaria… non lo faccio tutti gli anni…Per me è importante ascoltarmi e capire se sono nella giusta condizione mentale per farlo” che, secondo l’austriaco, “é più una sorta di regalo che si riceve”.
Il Trento Film Festival, quest’anno ha assegnato il Premio Città di Imola 2018, al film in cui il talentuoso e abilissimo scalatore austriaco si racconta fin nell’aspetto più intimo delle sue imprese: “Hansjörg Auer – No Turning Back”, del regista Damiano Levati. Negli ultimi dieci anni Auer ha portato a termine un numero impressionante di prime salite e free solo su alcune delle pareti più difficili del mondo, dalle Dolomiti al Karakorum e alla Siberia. Nel film, si snodano una dopo l’altra immagini di straordinaria bellezza che danno sostanza e spessore alle parole e alla filosofia di Auer. “Essere soli significa mettersi a nudo, capire chi siamo, percepire il proprio valore e stabilire che cosa realmente conti nella vita”.
Simonetta Quirtano