Nella sua valle, sa il carattere di ogni canalone, di ogni balza di roccia. Riconosce le volpi, i camosci, le vipere, i gipeti. Può chiamare per nome ogni valanga. La montagna per Luigi Oreiller non è una sfida, né una prestazione. È la sua casa di terra e di cielo, un orizzonte a cui appartenere
Luigi Oreiller nasce nella povertà e cresce con la guerra. Valdostano ma “anche” italiano, trascorre i suoi 84 anni a Rhêmes-Notre-Dame, venti comignoli rubati alla slavina al fondo di una valle stretta e dal fascino selvatico, su un versante Parco del Gran Paradiso sull’altro riserva di caccia.
Da ragazzo, armato dalla fame, è cacciatore, contrabbandiere, manovale. Quando diventa guardiaparco e poi guardiacaccia, cambia sguardo. Dietro le lenti del cannocchiale, nelle lunghe solitarie giornate di appostamento ai bracconieri, diventa il signore delle cenge, segue il volo delle aquile e sperimenta un qualcosa di molto simile all’amore. Stagione dopo stagione, trasforma gli alberi in sculture, “scava” tassi e marmotte, parla con i cani, le mucche, le galline. A volte anche con gli uomini.
Quello di Oreiller è un mondo ormai perduto, travolto da una modernità senza pazienza, da un fiume di gente che torna ma non resta. Eppure, nei suoi occhi, nelle sue mani nodose e forti, tutto ha ancora memoria e lui ha memoria di tutto. Le sue parole, consegnate a chi, come Irene Borgna, le sa ascoltare, conducono lontano, fuori traccia, tra valichi nascosti. E segnano il tempo, come gli anelli di un tronco, come i cerchi sulle corna di un vecchio stambecco.
Nel libro “Il pastore di stambecchi”, pubblicato da Ponte alle Grazie, la testimonianza di Oreiller, raccolta da Irene Borgna.
Presentazione a Torino il 28 giugno
Il libro sarà presentato a Torino, giovedì 28 giugno. Incontro con l’autrice Irene Borgna e con il giornalista Enrico Camanni, alle ore 18,30, presso la Libreria la Montagna (via Sacchi 28 bis – Torino)
Gli Autori
Louis Oreiller (Rhêmes-Notre-Dame, 1934) tende a non allontanarsi mai dalla sua valle, che conosce pietra per pietra, crepaccio per crepaccio, albero per albero. Ha fatto, fin dall’infanzia, tutti mestieri possibili in alta montagna: contrabbandiere, manovale, boscaiolo, bracconiere, pastore. Da guardiaparco e guardiacaccia ha osservato e conosciuto gli animali delle sue montagne imparando a interpretare i segni segreti della natura e viverla come un ospite rispettoso. Una vita trascorsa in solitudine tra cime e ghiacciai.
Irene Borgna, un dottorato di ricerca in antropologia alpina con Marco Aime, ha fatto della montagna la sua passione e il suo mestiere. Nata a Savona nel 1984, si è trasferita in val Gesso, dove si occupa di divulgazione ambientale e fa la guida naturalistica, portando a spasso gli escursionisti fra cime e rifugi. Ha raccolto la testimonianza di Louis Oreiller, rispettando le sue straordinarie doti di narratore e il suo parlato antico.
Il pastore di stambecchi
Autore: Louis Orellier, (con Irene Borgna)
Editore: Ponte alle Grazie - 2018Pagine: 176
Prezzo di copertina: € 14