Si è conclusa l’operazione di recupero in Thailandia
Sono tutti in salvo i 12 ragazzi ed il loro allenatore, rimasti intrappolati per 18 giorni nella grotta di Tham Luang. I ragazzi hanno perso circa due chili di peso durante la loro odissea, hanno dichiarato ieri 10 luglio fonti mediche dell’ospedale dove sono ricoverati. Tutti erano coscienti e capaci di parlare al loro arrivo all’ospedale.
Gli otto giovani calciatori salvati lunedì sono di “buon umore” e hanno un sistema immunitario forte perché sono calciatori, avevano fatto sapere ieri le autorità sanitarie. Jesada Chokdumrongsuk, vicedirettore generale del ministero della Sanità pubblica, ha detto che i primi quattro ragazzi salvati, di età compresa tra 12 e 16 anni, sono già in grado di nutrirsi normalmente. Due hanno una probabile infezione polmonare, ma tutti e otto sono generalmente “sani e sorridenti”, ha detto. “I bambini sono calciatori, quindi hanno un sistema immunitario alto”, ha spiegato Jesada. “Tutti sono di buon umore e sono felici di uscire, ma ci sarà uno psichiatra per valutarli”. Ci potrebbero volere almeno sette giorni prima che possano essere dimessi dall’ospedale, ha detto Jesada in una conferenza stampa.
Hanno lasciato la grotta e sono in buone condizioni anche i quattro Navy Seal – tra cui un medico militare – che per una settimana hanno fatto compagnia ai 12 giovani calciatori intrappolati con l’allenatore nella grotta Tham Luang. Lo ha annunciato Narongsak Osatanakorn, responsabile dei soccorsi.
“Non siamo sicuri se questo sia un miracolo o la scienza o qualcos’altro. Tutti i 13 Cinghiali sono ora fuori dalla grotta”. Lo hanno scritto i Navy Seal thailandesi celebrando la conclusione della missione di salvataggio nella grotta Tham Luang sulla loro pagina Facebook.
Saman, il sub morto per salvare i ragazzi
Ricordiamo che nella grotta di Tham Luang, ha perso la vita un volontario, Saman Gunan, ex Navy Seal tailandese, morto per mancanza di ossigeno nelle estenuanti operazioni di recupero. Saman ha perso conoscenza mentre era impegnato nel tragitto di ritorno dai ragazzi. Era uno dei sub impegnato nella fornitura di bombole di ossigeno che, oltre a servire ai ragazzi, erano necessarie ai soccorritori lungo il tortuoso tragitto di 1,7 chilometri che separava il gruppo dei 13 intrappolati dalla più vicina base di rifornimento intermedia nella grotta. I tentativi di rianimarlo da parte del suo compagno di missione sono stati inutili. Saman era un appassionato di triathlon, tanto che aveva partecipato a una competizione nelle fila della Nazionale thailandese.
(Fonte: Ansa)