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16 Ottobre 2018

Alpinismo e Spedizioni · Vertical · Resto del Mondo

Invernale al K2. La spedizione russo-kazako-kirghiso apre ad Alex Txikon

Artem Braun. Fonte: mountain.ru

Parla l’organizzatore della spedizione russo-kazako-kirghiso che  quest’anno tenterà la prima salita invernale al K2

Artem Braun, ha rilasciato una interessante intervista ad Anna Piunova di Mountain.ru, in cui rivela i piani della prossima spedizione invernale russo-kazako-kirghiso al K2, di cui è organizzatore,  e possibili sinergie con altre spedizioni.

Braun, uno degli artefici del record di Andrzej Bargiel nel progetto Snow Leopard, ha scalato quasi tutte le vette con il polacco e il suo record totale è di  cinque 7000 in 35 giorni (34 giorni e 2 ore): Lenin Peak – 16 luglio; Peak Korzhenevskaya – 25 luglio; Communism Peak – 2 agosto; Victory Peak – 14 agosto; Khan-Tengri – 19 agosto.

Senza ossigeno sul K2 e per lo Sperone degli Abruzzi

Braun ha confermato che il tentativo invernale sul K2 sarà effettuato senza ossigeno supplementare. Ne è previsto l’utilizzo, solo in caso di emergenza.

Per quanto riguarda la via di salita, l’esperienza della spedizione polacca sulla Cesen, dello scorso anno,  ha orientato  il team russo-kazako-kirghiso a decidere per lo Sperone degli Abruzzi. È un itinerario più lungo ma molto più sicuro. In effetti, alcuni pensano che i polacchi avrebbero avuto molte più possibilità di successo se avessero deciso prima di scalare il K2 per la via normale.

Secondo quanto reso noto da Braun, il team  avrebbe anche valutato la possibilità di aprire una nuova via, ipotesi che alla fine è stata scartata “perché vogliamo andare e tornare”, ha precisato.

Una squadra senza esperienza sugli ottomila

Braun difende i membri del suo team dalle critiche per la loro minima esperienza a più di 8.000 metri. In effetti, solo Vassili Pivtsov ha una solida esperienza sugli ottomila (ha completato i 14 × 8.000 senza ossigeno nel 2011). Ma per Braun, non è necessaria molta esperienza oltre 8.000 metri, dal momento che la maggior parte del lavoro sarà svolto sotto tale quota e l’attacco al vertice non coinvolgerà più di tre o quattro alpinisti.
In questo senso, ha in programma di dividere il gruppo in squadre di tre persone per fare delle rotazioni e attrezzare la via e montare i diversi campi in quota.

Denis Urubko e Álex Txikon

Artem Braun era nella spedizione al Kangchenjunga con Denis Urubko ed è stato anche  membro dell’ invernale sulla parete Nord del K2 nel 2014-2015, con Urubko, Adam Bielecki e Alex Txikon. Tuttavia, questa volta non lo ha invitato a partecipare, nonostante  Urubko sia considerato da molti il miglior specialista degli ottomila invernali e anche il miglior Himalayista del momento.

“Denis sta bruciando i ponti dietro di lui. Non torna con quelli con cui è già andato. E quelli, a loro volta, non lo chiamano più… Questo è quello che succede nella vita, non solo in montagna…”, spiega Artem Braun alla Piunova.

Alla domanda: “Hai in programma di unire le forze con i baschi (e i polacchi?) che andranno al K2 quest’inverno?”, risponde:  “E’ una domanda difficile, anche se sono già stato al Kangchenjunga con Alex e abbiamo un buon rapporto. Sarà necessario valutare, ma non so ancora come.”

Álex Txikon, per contro, ha confermato alla rivista Desnivel di aver avuto un primo contatto con Artem Braun per valutare la possibilità di far coincidere le due spedizioni invernali al campo base del K2… ma senza confermare di voler andare al K2.

Conclude Artem Braun, parlando della sua squadra: “Tutti i ragazzi sono forti. Abbiamo bisogno di tempo e  fortuna. Dobbiamo preservare la salute e la forza durante tutta la spedizione.