Un viaggio nel cuore della montagna
Sedici racconti. Vicende vissute, annotazioni, frammenti di diario con il denominatore comune di essere ambientati nel mondo delle valli del Piemonte sud-occidentale. In particolare il settore alpino compreso tra la Val Pellice, a nord, e la Val Maira, a sud; con una puntata in Valle di Susa, una nel Monregalese e un’altra in Valle d’Aosta. Inoltre, qua e là, c’è qualche riferimento alla grande città, quasi sempre Torino.
È un viaggio nel cuore della montagna, quello proposto da Roberto Mantovani, una tavolozza di storie, di ricordi e di incontri: scampoli di esperienze e di vite vissute, più che frammenti di escursioni e di alpinismo. Un piccolo coro di voci alpine la cui sonorità è stata per troppo tempo smorzata dal piccolo orizzonte della realtà contadina e che oggi, suo malgrado, deve fare i conti con il silenzio delle borgate abbandonate, dei boschi incolti e dei pascoli abbandonati all’incuria e al logorío del tempo.
Il pianeta della montagna non è né migliore né peggiore di quello della collina o della pianura. È grosso modo lo stesso. A dare un senso a ogni angolo del mondo abitato, infatti, sono solo e sempre le donne, gli uomini e i giovani, con pregi e difetti che in tutto il pianeta appaiono distribuiti in egual misura (non ci sono paesi buoni e altri cattivi…). Eppure è bello e consolatorio pensare che la montagna rappresenti, almeno dal punto di vista simbolico, lo scrigno in cui sono riposti i sogni e promesse di chi ne ammira il profilo e lo slancio da lontano.
I racconti di Mantovani cercano di non lasciarsi intrappolare dalle sirene della nostalgia e, pur senza rinunciare a riflettere sul passato, non dimenticano il presente e, soprattutto, si interrogano sul futuro. Perché, anche se non è facile da immaginare, in quest’angolo delle Alpi l’avvenire non è affatto scontato: nel crogiolo delle valli che circondano il Monviso, un po’ ovunque – e non da oggi – si accendono segnali di speranza e di rinnovamento che lasciano intravedere promesse di un futuro migliore.
Il libro è in uscita a novembre.
Presentazione a Milano nell’ambito di “Bookcity cominicia in libreria”
“Forse laggiù è meglio. Cronache da un mondo sospeso” (Fusta Editore), sarà presentato mercoledì 14 novembre alle ore 18.30 presso la libreria Monti in Città – La libreria della montagna a Milano di viale Monte Nero 15. La presentazione sarà condotta da Cristina Busin, presidente e socio fondatore di Alpes, officina culturale di luoghi e paesaggi
L’Autore
Roberto Mantovani, giornalista professionista, si occupa da sempre di montagna, praticandola attivamente sia per interesse personale sia per studio e ricerca. Ha diretto per molti anni la “Rivista della montagna”, approfondendo in particolare la storia dell’alpinismo europeo ed extraeuropeo. Ha pubblicato circa trenta libri, tutti sul tema montagna, spaziando dalla cultura alpina all’escursionismo, dallo sci all’alpinismo. ha anche curato la revisione di tre edizioni della grande enciclopedia La montagna di de Agostini. Inoltre, per sei anni è stato collaboratore fisso della trasmissione TGR montagne su Rai2. Per la Fusta Editore dirige la rivista Camminare dal 2014 e ha pubblicato Ritratti da Parete (2013), in collaborazione con il giornalista RAI Alberto Gedda, e Monviso l’icona della montagna piemontese.
Forse lassù è meglio
Autore: Roberto Mantovani
Editore: Fusta Editore - Saluzzo (CN) - 2018Pagine: 129
Prezzo di copertina: € 13.9