
Kristinn Rúnarsson e Thorsteinn Gudjonsson prima di scomparire sul Pumori nel 1988. Foto: Steve Aisthorpe/PA
I due islandesi scomparvero nel 1988 all’età di 27 anni
Gli islandesi Kristinn Gudjonsson e Thorsteinn Rúnarsson furono visti per l’ultima volta il 18 Ottobre 1988 ad una quota di 6600 metri, sul Pumori, un settemila del Nepal. Avevano 27 anni all’epoca. Ora, a distanza di 30 anni, i loro corpi sono stati ritrovati, recuperati e cremati a Kathmandu.
I due alpinisti erano amici d’infanzia e avevano condiviso spedizioni in Sud America e Nord America prima di imbarcarsi nel progetto in Nepal. Con loro in Nepal c’era anche Steve Aisthorpe ma si ammalò durante la spedizione e rinunciò al tentativo di raggiungere la vetta.
Il ritrovamento
Le spoglie dei due islandesi sono stati avvistate da un alpinista americano che li ha localizzati il mese scorso, alla fine di un ghiacciaio, sotto la via di salita; l’ipotesi più probabile è che siano caduti alla base del crepaccio. I resti, portati a Kathmandu, sono stati cremati in presenza dei familiari. Tra loro c’era il figlio di Rúnarsson, nato cinque mesi dopo la scomparsa del padre.
I resti sono stati identificati attraverso le vecchie fotografie di Aisthorpe, ora 55enne.

Pumori, 1988. Foto: Steve Aisthorpe/PA
Aisthorpe ha raccontato a The Guardian della sua angoscia durante le ricerche dei due amici, durata settimane: “Non mi sono mai sentito solo come il giorno in cui sono tornato al nostro campo avanzato. Mentre mi dirigevo verso l’alto, speravo disperatamente che Kristinn e Þorsteinn fossero scesi in sicurezza e dormissero nei loro sacchi a pelo nel piccolo tendone rosso.” Raggiunse la loro tenda, ma purtroppo scoprì che era vuota. Le ricerche, anche con gli elicotteri, furono vane.
Aisthorpe: “La scoperta dei resti di Þorsteinn e Kristinn dopo tanti anni ha inevitabilmente portato alla luce molte emozioni per tutti coloro che conoscevano e amavano questi meravigliosi ragazzi.”