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24 Gennaio 2019

Alpinismo e Spedizioni · Vertical · Ambiente e Territorio · Resto del Mondo

La Cina riduce i permessi per scalare l’Everest nel 2019 per una grande operazione di pulizia

Everest. Fonte: Pakistan Mountain News

Ridotti i permessi di scalata  sul versante Nord e la stagione alpinistica sarà limitata alla primavera

Le autorità cinesi hanno annunciato per la prossima primavera, la riduzione del numero di permessi di  arrampicata sul versante nord dell’Everest. Lo ha riportato ieri Pakistan Mountain News.

Le misure prevedono per l’anno 2019 il taglio di un terzo dei permessi per il tentativo di scalata del “tetto del mondo” dal versante tibetano. Pertanto, non saranno più di 300 gli scalatori che avranno la possibilità di conquistare l’Everest. Inoltre, tutti i permessi approvati varranno per la stagione alpinistica primaverile e non saranno consentite  spedizioni  in altri periodi dell’anno.

In programma, un piano di risanamento dell’Everest, invaso dai rifiuti

Il motivo per cui la Cina ha deciso di adottare queste misure che regolamentano provvisoriamente l’accesso alla montagna, è  un’importante operazione di pulizia.

Già nel 2013 l’alpinista ecuadoriano Iván Vallejo, dopo aver condotto la squadra giovanile Somos Ecuador in una spedizione sulla parete nord dell’Everest aveva scoperto grandi quantità di spazzatura nei campi di alta quota e sulla via stessa.
Lo scorso anno  abbiamo pubblicato su Mountainblog le foto di David Liaño Gonzalez  che documentavano il degrado ai campi alti dell’Everest,  invasi da montagne di rifiuti.

L’indispensabile lavoro di risanamento sull’Everest includerà il riciclaggio di rifiuti sparsi a diverse quote sulla montagna e la raccolta di enormi quantità di materiale abbandonato dalle spedizioni nel corso degli anni, come lattine, sacchetti di plastica, bombole di ossigeno, stufe e tende

Lo scorso anno, le operazioni di pulizia condotte dalla regione autonama del Tibet, hanno permesso di rimuovere oltre 8,4 tonnellate di rifiuti oltre i 5.200 metri di quota.

Lo stato di degrado ai campi alti dell’Everest è stato documentato anche nel film “Everest Green”, del regista Jean-Michel Jorda (Francia 2017, 53’). E’  la cronaca della spedizione di 10 guide Sherpa partite nella primavera 2017 per ripulire le pendici dell’Everest dai rifiuti.

Recupero dei corpi degli alpinisti morti in quota

Secondo quanto annunciato da Tibet Autonomous Region’s Mountaineering Association, le attività di risanamento includeranno anche il recupero, in modo rispettoso, dei corpi di alpinisti che hanno perso la vita sopra gli 8000 metri.

Se ne occuperà il China Mountaineering Team (Tibet). “Finora abbiamo individuato 16 corpi lungo la via di arrampicata sul versante Nord”, ha riferito Dechen Udrup, della Tibet’s Mountaineering Association.