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Nanga Parbat, inverno 2019. Fonte: Nardi/facebook
Intanto, Ali Sadpara e altri due alpinisti pakistani, via terra sono giunti nei pressi di C1 sul Nanga e sono rientrati al CB
Dallo staff di Daniele Nardi: “Questa mattina l’elicottero, dopo aver avuto l’autorizzazione al volo, non ha potuto volare perché l’agenzia privata Askari, che gestisce in concessione i voli degli elicotteri dell’esercito pakistano, ha richiesto il pagamento anticipato dell’importante somma necessaria per i trasferimenti di personale dal campo base del K2 al campo base del Nanga Parbat. Askari, purtroppo accetta soltanto pagamenti anticipati e il deposito lasciato dagli alpinisti si è esaurito con le operazioni di ieri.
La famiglia di Daniele Nardi si è resa immediatamente disponibile al pagamento dell’intera somma necessaria, ma i tempi tecnici e burocratici hanno di fatto impedito di poterlo fare in poche ore.
L’Italia, tramite l’Ambasciatore Stefano Pontecorvo, ha pertanto provveduto concretamente e direttamente a gestire i pagamenti con l’Aviazione pakistana di quanto richiesto da Askari per il volo degli elicotteri in attesa dei rimborsi assicurativi.
Purtroppo, il meteo è peggiorato e l’operazione di recupero di Alex Txikon dal campo base del K2 si dovrà effettuare domani mattina.
Nel mentre, Ali Sadpara, con gli altri due alpinisti pakistani, è partito questa mattina a piedi dal campo base del Nanga Parbat ed è arrivato nei pressi di campo 1. Ora è di ritorno verso il campo base.”
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Daniele Nardi e Ali Sadpara. Fonte: immagine dell’arch. di Ali Sadpara
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Nanga Parbat, inverno 2019: Tom Ballard. Fonte: Le Iene