MENU

6 Marzo 2019

Ambiente e Territorio · Alpi Orientali · Aree Montane · Friuli Venezia Giulia · Italia · Veneto

Un concerto per aiutare la Val Visdende. Sabato 9 marzo al Teatro Verdi di Gorizia

Val Visdente. Foto arch. valvisdende.it

Evento a sostegno di questo angolo di paradiso tra Veneto e Friuli, pesantemente colpito dagli eventi metereologici dell’ottobre 2018

La Val Visdende, incontaminata vallata delle Dolomiti nell’alto Veneto, confinante con il Friuli Venezia Giulia, è una delle ultime oasi naturalistiche ancora oggi preservate dal turismo di massa.

Il nome potrebbe derivare dal latino “Vices”, ossia dall’avvicendamento nella custodia del bestiame praticato in modo intensivo fino a pochi anni fa. Qualcuno invece ritiene che provenga dal tedesco “Wiese Ende” (prato di confine), ma l’origine più suggestiva rimane “vallis videnda”, ovvero valle che merita di essere visitata. Tra i più prestigiosi testimoni Papa Giovanni Paolo II che fu assiduo frequentatore di questo luogo.

Si tratta di un angolo di montagna magico, con cavalli mucche e capre che pascolano ancora liberi, fondi morbidi e dolci coperti da deliziosi muschi, lariceti, boschi che offrono diverse varietà di funghi e di frutti. Sullo sfondo la stupenda piramide del monte Peralba. Tradotta in poche cifre la fisionomia della vallata, troviamo che su una superficie totale di 6.654 ettari. 3.578 sono coperti da boschi, 1.503 da pascoli e 1.573 da improduttivi.

La valle è molto conosciuta dai goriziani anche in ragione del fatto che tra il 1964 ed i primi anni 80 i Salesiani di Gorizia hanno gestito una struttura ricettiva, prima come colonia estiva e poi come casa vacanze per famiglie. Centinaia i ragazzi isontini che hanno scorrazzato per i prati della valle, tante le famiglie goriziane che hanno passato le loro vacanze in quel di Cima Canale, primo borgo che si incontra dopo aver percorso una ripida strada che costeggia il Piave di Visdende.

Questo paradiso terrestre, con gli eventi metereologici dell’ottobre 2018, ha subito notevoli danni. Migliaia di alberi abbattuti dal forte vento. Boschi che non hanno retto alla furia degli elementi e sono stati rasi al suolo.

Il CAI di Gorizia, che con i suoi soci percorre abitualmente quei sentieri, in occasione del suo Centotrentacinquesimo di fondazione ha voluto organizzare in collaborazione con l’Amministrazione Comunale di Gorizia una rassegna corale dedicata alla Valle con lo scopo di raccogliere fondi per contribuire a rendere di nuovo fruibile questo angolo di paradiso.

Alla rassegna parteciperanno oltre al Coro sezionale Monte Sabotino, il Coro Peralba di Campolongo di Cadore ed il Coro Comelico di Santo Stefano di Cadore, che provengono proprio da quella zona. L’evento si terrà sabato 9 marzo, presso il Teatro G. Verdi Gorizia con inizio alle ore 20.30. Ingresso libero.