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6 Marzo 2019

Cultura · Alpi Occidentali · Aree Montane · Italia · Valle d'Aosta

Iscrizioni aperte alla XXII edizione del “Cervino CineMountain”

Cervino. Fonte: visual Cervino CineMountain 2019

All’opera vincitrice sarà assegnato il Grand Prix des Festivals – Conseil de la Vallée, l’“Oscar del cinema di montagna”

Torna  dal 3 all’11 agosto 2019 a Breuil-Cervinia e a Valtournenche (AO), la XXII edizione del Cervino CineMountain, festival internazionale di film di montagna.

Produttori e Produttori e film-maker  possono  iscrivere i loro film sulla piattaforma Filmfreeway, entro e non oltre il 14 giugno.

Come di consueto, i protagonisti del Festival saranno gli alpinisti e le loro imprese, i climber, i funamboli delle pareti ma anche i popoli delle vette, con le loro tradizioni i costumi e le difficoltà del vivere in alta quota, e gli esploratori con le loro storie tra passione e avventura.

La rassegna, diretta da Luisa Montrosset e Luca Bich, con il coordinamento di Gian Luca Rossi e presieduta da Antonio Carrel, storica guida del Monte Cervino, riunisce in cartellone tutti i film vincitori dei festival internazionali, provenienti dal circuito dell’International Alliance for Mountain Film: da quello di Trento a quello di Katmandu, passando per le rassegne più importanti ai 4 angoli del globo.

Tra queste pellicole verrà selezionata la vincitrice, a cui sarà assegnato il Grand Prix des Festivals – Conseil de la Vallée, l’“Oscar del cinema di montagna”.

Giuria internazionale

A giudicare i film in concorso sarà un team internazionale composto da registi, critici, alpinisti, attori, letterati legati al mondo del cinema e della montagna.

Spiega, in un comunicato, l’organizzazione del Premio: “Al centro del Festival, come ogni anno, c’è un unico messaggio: il concetto di montagna come patrimonio che in quanto tale non è eterno né infinito, può essere sfruttato, dilapidato e consumato. Un bene fragile dal punto di vista ambientale, che richiede una consapevolezza particolare, e raccontare la montagna significa proteggerla e rendere la sua tutela una responsabilità condivisa, così come sono condivise le emozioni che regala questo ambiente.”

 

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