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1 Aprile 2019

Alpinismo e Spedizioni · Vertical · Resto del Mondo

Ali Sadpara alla conquista del Makalu, il suo primo 8000 fuori dal Pakistan

Ali Sadpara. Fonte: facebook

L’alpinista  torna per la seconda volta sulla quinta montagna più alta del pianeta. In caso di successo diverrebbe il pakistano con all’attivo più ottomila. Sarà sponsorizzato dall’esercito pakistano

L’alpinismo pakistano ha avuto nel corso della storia scalatori in grado di salire sulle montagne più alte del mondo. Molti si dedicano al lavoro di “portatori d’alta quota”, un appellativo che non sempre rende loro giustizia per i compiti che svolgono; il termine più appropriato, spesso, dovrebbe essere quello di  “guide di montagna”.

Alcuni di loro hanno scalato i cinque ottomila del Pakistan  (K2, Nanga Parbat, Gasherbrum I, Broad Peak e Gasherbrum II), ripetuto diverse vette, tuttavia si contano sulle dita di una mano quelli che hanno avuto anche esperienze sulle grandi montagne dell’Himalaya, lontane dal loro paese,  tra Nepal e Tibet. L’alpinista pakistano con più ottomila all’attivo è stato Hassan Sadpara, che, oltre all’Everest (Nepal-Cina),  ha salito gli altri cinque 8000 pakistani.

Per un alpinista pakistano sono tante le barriere da superare per poter  eccellere anche oltre i confini del suo paese. Per i principianti, fondamentalmente il problema è economico, dal momento che partecipare ad una spedizione in Nepal richiede un enorme investimento di denaro. L’assenza di sponsor locali in un’economia povera come quella del Pakistan, rende le cose ancor peggiori.

Makalu. Foto: Ben Tubby. Fonte: Wikipedia

Tuttavia, Ali Sadpara, attualmente il più celebre alpinista pachistano,  considerato  un eroe nazionale nel suo paese,  è determinato a superare tutti gli scogli per perseguire il suo sogno di scalare gli Ottomila. Sadpara, oltre ad investire i propri soldi, guadagnati in diverse spedizioni accompagnando clienti, nel  2019 ha annunciato che sarà sponsorizzato dall’esercito pakistano. Per completare il budget, ha anche raggiunto un accordo con l’agenzia nepalese Seven Summit Treks (per la quale ha già lavorato in Karakórum) per un’occupazione in Nepal.

E’ riuscito, così,  a quadrare il cerchio e questa primavera tornerà per la seconda volta a Makalu (8.485 m), dopo l’esperienza del 2016 con il suo cliente Cleo Weidlich. In quell’occasione, giunse fino  a 150 metri dal vertice in un attacco alla vetta che coinvolse anche Boyan Petrov. Purtroppo il maltempo li respinse. Questa primavera Ali Sadpara farà parte del team Seven Summit Treks che  fisserà le corde sul Makalu, un lavoro che potrebbe condurlo in cima.

Durante la prima invernale sul Nanga Parbat, 2016. Da destra: Ali Sadpara, Simone Moro, Tamara Lunger, Alex Txikon

Cinque ottomila … diverse volte

Sadpara ha una lunga carriera sugli ottomila. È uno degli alpinisti del suo paese che ha scalato tutte e cinque le vette più alte del Pakistan ed è riconosciuto quale miglior esperto del Nanga Parbat. In effetti, è la persona l’ha salita più volte, raggiungendo quattro volte la cima in tre diversi periodi dell’anno: estate 2008 e il 2009, inverno 2016 (prima invernale assoluta) e autunno del 2017.

Per quanto riguarda la sua esperienza in Nepal, oltre al Makalu, Ali Sadpara ha scalato l’Everest, nella spedizione invernale dello scorso anno con Alex Txikon e ha già programmato di tornare sul “tetto del mondo” nel 2022, in compagnia di Marc Batard, che lo ha coinvolto nel suo progetto “Beyond Everest”. Il francese ha infatti intenzione di tornare sull’Everest per il suo 70° compleanno. Con lui, forse, Sadpara potrebbe anche andare sull’Annapurna nel 2020.

Ali Sadpara con Marc Batard. Fonte: facebook

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