
Topo di ‘The sound of silence’, Mt. Fay (Montagne Rocciose Canadesi)
La compagna di Leclerc, il suo amico e l’alpinista tedesca ripetono il percorso del 1987 di Barry Blanchard, Dave Cheesmond e Carl Tobin sulla Est del Mt. Fay e vanno oltre, aprendo ‘The Sound of Silence’ (1100 m, M8, WI5 ), un anno dopo la morte dell’alpinista canadese
La scomparsa del 25enne canadese Marc-André Leclerc nelle Mendenhall Towers (Alaska) a fine inverno 2018, e del suo compagno di cordata, lo statunitense Georges Johnson, ha lasciato un enorme senso di vuoto nella comunità alpinistica.
Leclerc, è stato uno dei migliori scalatori della sua generazione e lo ha dimostrato in numerose salite, effettuate sia in solitaria (Torre Egger, Emperor Face al Mt. Robson, Aguja Standhardt, Corkscrew al Cerro Torre…) che in cordada (con Colin Haley ha aperto Directa de la Mentira e Travesía del Oso Buda sul Cerro Torre, ad esempio).
Uno dei suoi compagni di scalata, è stato lo sloveno Luka Lindic. Con lui, ha formato un team di altissimo livello. Insieme hanno aperto nel 2016 la Lindic-Leclerc (1.100 m, M7 +, WI6 + R) sulla parete Nord-Est del Monte Tuzo, nelle Montagne Rocciose canadesi.
Fra i loro progetti, nelle Montagne Rocciose canadesi, la Est del Monte Fay (3.234 m), dove nella primavera del 2016 – prima di recarsi sul Monte Tuzo – avevano effettuato un tentativo, subito interrotto per l’alto rischio valanghe, a causa di temperature troppo elevate.

Luka Lindic, Ines Papert e Brette Harrington su ‘The sound of silence’, Mt. Fay (Montagne Rocciose Canadesi). Foto: Ines Papert
Tre anni dopo, Luka Lindic è tornato nello stesso posto, anche se questa volta senza Leclerc, ma con la tedesca Ines Papert e la sua fidanzata, Brette Harrington. Naturalmente, l’obiettivo alpinistico era aprire la prima via sulla Est del Monte Fay, fino in cima, in ricordo dell’amico Marc-André.
I tre alpinisti hanno affrontato la parete seguendo la via percorsa nel 1987 da Barry Blanchard, David Cheesmond e Carl Tobin, che si ritirarono all’inizio del muro superiore a causa del maltempo. Luka Lindic, Ines Papert e Brette Harrington hanno continuato a scalare parecchie lunghezze molto ripide, secondo il racconto dell’alpinista sloveno, prima di sostare per una notte a circa 250 metri dalla cima.

Luka Lindic, Ines Papert e Brette Harrington su ‘The sound of silence’, Mt. Fay (Montagne Rocciose Canadesi). Foto: L. Lindic/Ines Papert
Il secondo giorno di scalata, hanno affrontato tratti di roccia molto precaria e molto ripida, oltre ad una tormenta di neve, verso mezzogiorno. Quando Lindic è riuscito a scalare l’ultimo tratto, ha urlato di gioia e, con le sue compagne di cordata – che lo hanno presto raggiunto – ha pianto per la felicità. “Sentivo che Marc-André era con noi lassù… non potevo immaginare di concludere questa scalata in modo migliore “.
I tre hanno battezzato la linea “The sound of Silence”, un percorso irregolare di 1.100 metri, con difficoltà massime fino a M8 e WI5.

Luka Lindic, Ines Papert e Brette Harrington su ‘The sound of silence’, Mt. Fay (Montagne Rocciose Canadesi). Foto: L. Lindic/Ines Papert