Intervista di Andrea Bianchi
Riprese video e montaggio: Andrea Monticelli
In un convegno, organizzato dalla Commissione Medica del CAI nell’ambito del 67° Trento Film Festival, si è parlato di Montagna-Terapia, un’occasione per valutare i progressi ottenuti in questi due anni, armonizzare e coordinare le tante iniziative spontanee nate in ogni parte d’Italia e parlare delle future prospettive di un trattamento terapeutico di enormi potenzialità.
Tra gli ospiti, Matteo Della Bordella, intervenuto in duplice veste, quella di alpinista e di presidente dei Ragni della Grignetta. Il gruppo alpinistico lecchese, attualmente sostiene un’iniziativa per giovani ipovedenti, dai 6 ai 17 anni, che vogliono avvicinarsi al mondo dell’arrampicata.
“Seppur gli alpinisti nella loro attività siano di fatto delle persone egoiste, quando si tratta di muoversi verso queste tematiche e di tendere una mano verso gli altri, sono uniti… il mondo alpinistico è pronto a recepire e a dare il proprio supporto a queste iniziative”, conferma Della Bordella nell’intervista rilasciata a Mountainblog durante la rassegna trentina.
Da gennaio 2019, Matteo è entrato nella famiglia degli Ambassador Karpos, con cui condivide la medesima filosofia, orientata verso un alpinismo pulito ed esplorativo, dove, al di là degli obiettivi “è importante la componente umana e di sfida ad armi pari con la montagna che stai scalando”, spiega lo scalatore lombardo.
“Avere a che fare con Manrico Dell’Agnola o Maurizio Giordani, che per me è stato un grande dell’alpinismo e lo è ancora, sono stati dei fattori che comunque hanno dato il più a quest’azienda, rispetto ad altre”, precisa Della Bordella, Vanno di pari passo con la filosofia Karpos anche i progetti di Della Bordella, sempre alla ricerca di obiettivi nuovi “dove la parte alpinistica è centrale, però la dimensionde della sfida ti permette di confrontarti con il territorio e con la natura…”
Simonetta Quirtano