La sera del 7 giugno al Rock Out, il Biella Mountain Fest alla quarta edizione, si è scatenato un momento unico per l’arrampicata che difficilmente potrà ripetersi a breve.
L’evento, organizzato da Francesco Rossetti e Alberto Gnerro, con la collaborazione di tanti volontari tra cui lo scrittore Christian Roccati, ha entusiasmato la folla in visibilio. Tutto è cominciato con una clip del movie maker Daniele Brescia (Dani BV Studio), sulle riprese di Valerio Folco, che ha dato il via alla serata.
Roccati ha iniziato a intervistare un trio leggendario costituito da Alberto Gnerro, Andrea Gallo e Marzio Nardi in una piazza gremita di persone. Scalatori e non hanno seguito lo scorrere di aneddoti e domande che si sono alternate tra risate e ricordi.
Un temporale è scoppiato dopo qualche minuto e l’intero pubblico si è trasferito in una sala non poco distante a ritmo di marcia! …per continuare ad ascoltare i protagonisti.
Il dialogo si è incendiato all’avvicendarsi delle fotografie. Sul nuovo palcoscenico improvvisato è stato chiamato anche Rolando Larcher. Le domande incessanti hanno generato il clima che solo i climbers conoscono: la sala sembrava contenere in un unico luogo le anime di Finale, Arco, Camaiore, Ceuse, Kalymnos, e di tutti gli altri santuari dell’arrampicata.
Si è passati dagli anni di Alp e delle prime gare, da Bardonecchia ai Rock Master, alle cronache della Libera, dalla passione ricordando alcuni amici non presenti da Lang a Mariacher, dalla Iovane a Vigiani, ai tanti presenti che poi sono stati chiamati sul palco.
Vederli scherzare tutti assieme in attesa della gara del giorno dopo, guidata dallo speaker d’eccezione Andrea Gallo e il tracciatore Alberto Gnerro, è stato davvero unico, qualcosa che i presenti non potranno scordare.
Tra i partecipanti: Chloé Minoret, Martina Cufar, Christian Bindhammer, Cody Roth, Alfredo Webber, Andrea Plat, Donato Lella, Leonardo di Marino, Luca Zardini, Luca Giupponi, Luigi Billoro, Nicola Sartori e Riccardo Scarian.