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23 Dicembre 2019

Alpinismo e Spedizioni · Vertical · Resto del Mondo

Himalaya e Karakorum. Aggiornamenti dalle spedizioni invernali

Distribuzione degli 8000 tra Karakorum e Himalaya. Fonte: wikipedia

Denis Urubko, Don Bowie e Lotta Hintsa proseguono il  trekking di avvicinamento al Broad Peak,  Jost Kobusch è al CB dell’Everest, Simone Moro e Tamara Lunger attendono un volo per Skardu…

Nell’emisfero settentionale il 21 dicembre è iniziato l’inverno astronomico  e, una parte delle spedizioni che quest’anno tenteranno alcuni dei 14 Ottomila nella stagione più fredda, si stanno già muovendo in Himalaya o in Karakorum. Altre prenderanno il via a gennaio.

Ecco un breve aggiornamento dai team diretti verso Broad Peak, Everest, Gasherbrum I e II e K2.

Broad Peak

Procede il trekking di avvicinamento al campo base del Broad Peak per il russo-polacco Denis Urubko, il canadese Don Bowie e la finlandese Lotta Hintsa.

“Dopo tre giorni di trekking verso il campo base del Broad Peak, siamo arrivati a Khobutse – ha informato ieri Lotta Hintsa dal suo Instagram – Probabilmente arriveremo a BC il giorno di Natale. Di giorno in giorno fa più freddo, quindi sto cercando di abituare le mani togliendomi i guanti di tanto in tanto. Non vedo l’ora di vedere fino a che punto il mio corpo è in grado di adattarsi a questa spedizione.”

Don Bowie ha pubblicato una foto del campo a Khobutse: “Il Baltoro è davvero magico in inverno”, ha commentato.

Avvicinamento al CB del Broad Peak: il campo a Khobutse. Sullo sfondo Uli Biaho e Trango Towers. Foto: Don Bowie.

L’obiettivo di Denis Urubko è completare, quella che considera, la prima vera salita invernale del Broad Peak e poi, forse, fare un tentativo al K2.

Aggiornamento del 23 dicembre. Dall’ultimo post pubblicato da Don Bowie:
“Cena a 4276 metri di altitudine sul ghiacciaio del Baltoro. Il nostro cuoco Mohsin si prende cura di noi con pasti deliziosi nonostante le temperature di -20 ° C. Per stare al caldo e conservare l’energia, Denis Urubko, Lotta Hintsa ed io, dormiamo nella tenda da pranzo insieme ad alcuni del nostro staff del campo base. Altri 2 giorni e dovremmo raggiungere il campo base, ma la neve si fa più profonda ogni giorno. Tenere le dita incrociate per noi …”

Aggiornamento del 26 dicembre: Denis Urubko e compagni hanno raggiunto il CB del Broad Peak

Aggiornamento del 28 dicembre: Lasciato un deposito a quota 5100 metri, alla base della parete Ovest

Everest (8.848 m), Himalaya

Il 27enne Jost Kobusch è già al Campo Base (5.334 m) dell’Everest. L’alpinista tedesco lo ha annunciato  con un post sui suoi canali social:

“Si parte!! Oggi non solo inizia l’inverno, è anche l’inizio ufficiale della spedizione all’Everest. Siamo già al campo base – è abbastanza ventoso qui. Ecco perché ho rinforzato la mia tenda con le pietre. Il percorso  fino a 7200 metri sembra molto buono, le condizioni sono migliori del previsto – almeno in questo momento”.

Invernale all’Everest 2019/2020. Foto: Terragraphy

Kobusch ha in programma una scalata invernale in solitaria, senza ossigeno supplementare e nessun supporto Sherpa. Jost si è acclimatato su altre vette tra cui l’Amotsang (6.393 m), l’Island Peak (6.186 metri) e il Pachermo Peak (6.259 metri), quindi potrebbe fare un tentativo veloce  in stile alpino ora che si trova al Campo Base dell’Everest. “Tuttavia – spiega Alan Arnette dal suo blog – la maggior parte degli scalatori dell’Everest, in particolare quelli che non usano ossigeno supplementare, provano a raggiungere gli 8000 metri prima di fare un tentativo al vertice, quindi mi aspetto che raggiunga almento  i 7000 metri prima di tentare la vetta.”.
Intanto, attendiamo di conoscere la sua decisione finale sulla via di salita. Inizialmente aveva parlato della West Ridge, poi della Southeast Ridge.

Alex Txikon verso l’Antartide. Fonte: twitter

Sul versante Sud da metà gennaio ci sarà anche il basco Alex Txikon, che tornerà all’Everest per il suo terzo tentativo invernale. Ora si sta dirigendo verso l’Antartide per esplorare nuove vie su diverse vette; poi andrà in Nepal per acclimatarsi sull’Ama Dablam in vista dell’Everest. La sua squadra comprende lo spagnolo Oscar Cardo, il nepalese Jonatan García e lo Sherpas Chhiji Nurbu Sherpa, Pechhumbe Sherpa e Tenjen Sherpa.

In un twitter di ieri 22 dicembre, Txikon segnalava: “Stiamo arrivando, forse domani primo contatto visivo con l’Antartide, siamo a circa 200 miglia 【322 km】di distanza e le notti iniziano a scomparire.”

Aggiornamento del 24 dicembre: Alex Txikon è giunto in Antartide

K2 (8.611 m), Karakorum

La spedizione di  Mingma Gyalje Sherpa è stata rimandata a gennaio per carenza di fondi. Attualmente, l’alpinista si sta acclimatando sull’Acocangua. Dai suoi canali social, per il momento, nessun aggiornamento anche se il nepalese sembra avere sempre meno possibilità di attuare il suo tentativo invernale sul K2. La campagna di crowdfunding che ha lanciato non sta andando molto bene. Finora sono stati raccolti $ 111 dei previsti 75.000 …

L’alpinista-blogger Alan Arnette  lo ha contattato per sapere se la spedizione è sempre confermata. Questa, la sua risposta: “Namaste Alan, non abbandoneremo il nostro progetto invernale per mancanza di fondi. Siamo tutti pronti a partire per l’invernale al K2 nel 2020”.
Aggiornamento del 27 dicembre: Confermato il rilascio dei permessi per 7 alpinisti

 

Per quanto riguarda il team francese composto da  Jonathan Bordes e Vincent Saura, che aveva annunciato inizialmente un tentativo sul K2, è uscito un aggiornamento sul sito della loro spedizione in Karakorum:

“Non abbiamo illusioni sulle nostre possibilità di conquistare K2 in inverno, ma la cosa principale è avere il coraggio di esplorare il massiccio del Karakorum in inverno … Non siamo specialisti nel marketing quindi sicuramente la nostra comunicazione è pessima, non è la nostra professione e quindi non è facile esprimersi… Grazie all’aiuto di Ali Sadpara con cui abbiamo parlato, abbiamo chiarito la situazione con le autorità locali esponendo le nostre reali intenzioni e non quelle lanciate dai diffamatori con sede in Francia… Jonathan Bordes è stato costretto a lasciare la spedizione a causa di problemi di salute e tornerà in Francia nei prossimi giorni.
Il resto della spedizione avrà, in particolare, l’obiettivo di scalare una vetta non indicata di oltre 5000 metri nella zona del Nanga Parbat.”
Approfondimento

Spedizione francese K2 Winter Climb. Fonte: k2winterclimb.fr

Gasherbrum I (8.080 m) e Gasherbrum II (8.034 m), Karakorum

Obiettivo di Simone Moro e Tamara Lunger è la traversata invernale di Gasherbrum I e II. I due alpinisti italiani sono arrivati ​​in Pakistan  dopo una pre-acclimatazione in camera iperbarica (TerraXcube). Purtroppo il maltempo ha ritardato  il volo del 21 dicembre con cui avrebbero dovuto lasciare Islamabad per Skardu.

“Stiamo aspettando il volo per Skardu – segnalava ieri Moro sul suo Instagram –  domani dovremmo essere in grado di andarci.”

Raggiunta  Skardu,  Moro e Lunger si trasferiranno ad Askole dove inizierà  il loro trekking di avvicinamento al campo base dei Gasherbrum.

Tamara Lunger e Simone Moro a Islamabad (Pakistan). Foto: The Vertical Eye. Fonte: instagram/S. Moro

Aggiornamento del 26 dicembre: iniziato il trekking di avvicinamento al CB dei Gasherbrum

Altre info sulle spedizioni invernali 2019-2020