Giorgio Fornoni è un uomo che ha letteralmente trovato la sua strada da sè, facendo diventare la sua passione di reporter una vera e proprio missione: da oltre 30 anni viaggia in ogni zona del mondo – sempre alla ricerca delle situazioni umane di maggior sofferenza – frequentando le prime linee delle guerre del mondo, denunciando traffici illegali, intervistando capi di stato, leader della guerriglia e nobel della pace.
Ha documentato, tra gli altri: la lavorazione della coca in Perù, il traffico d’oro nell’ex Zaire, l’evacuazione della Liberia e dell’Angola, la scalata dell’Himalaya, i guerriglieri Talebani, l’ultimo avamposto militare russo sull’isola di Bering. Tutto questo non per interesse giornalistico, ma per documentare le tragedie umane per sé stesso. Milena Gabanelli lo ha scoperto nel 1999 dedicandogli una serata dal titolo “L’altra faccia del giornalismo“, e da allora è un collaboratore di REPORT, trasmissione per la quale ha girato diversi documentari di grande interesse sociale e storico.
Al 59° TrentoFilmFestival Giorgio Fornoni era una dei membri della giuria internazionale. Durante una pausa dall’intenso lavoro di valutazione dei film in concorso, gli abbiamo chiesto di raccontarci la sua esperienza, la sua personale ricerca di senso in quello che fa e nelle testimonianze dirette di cui è portatore…
Intervista di Andrea Bianchi e Simonetta Quirtano
Riprese e montaggio di Tommaso Brentari
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