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Massiccio del Monte Bianco: crollo seracco del Ghiacciaio del Gendarme Rouge. Fonte: Fondazione Montagna Sicura/facebook
Crollati oltre 100mila metri cubi di materiale. Nessuna conseguenza negativa
Nei giorni scorsi è crollato il Seracco del Ghiacciaio del Gendarme Rouge, nel massiccio del Monte Bianco. Si è trattato – come sottolinea la Fondazione Montagna Sicura – di un distacco principale al quale hanno fatto seguito una serie di cadute minori.
La situazione era già stata segnalata – si legge in una nota – dalla Struttura regionale Assetto idrogeologico dei bacini montani che collabora con la Fondazione Montagna sicura. La Regione aveva, quindi, informato subito il Comune e di conseguenza la Commissione locale valanghe di Courmayeur per l’eventualità di gestione di una criticità, dovuta al possibile crollo del seracco su pendii sottostanti.
Il crollo del seracco é avvenuto su pendii con scarsa copertura nevosa e con manto dalle elevate caratteristiche di stabilità, senza avere conseguenze negative.
“Tra il 31 gennaio e il 7 febbraio 2020, si era delineata una netta accelerazione del Seracco in oggetto, con velocità che si attestavano sui 50 – 70 cm/giorno. Tale accelerazione veniva accompagnata da un progressivo allargamento della frattura a monte del Seracco – precisa la Fondazione – Il crollo di una porzione importante del Seracco è avvenuto l’8 febbraio. In successivi volumi minori è crollato l’intero blocco (tra l’8 ed il 9 febbraio). Il volume totale crollato stimato corrisponde ad oltre 100.000 m3.”.
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Massiccio del Monte Bianco: crollo seracco del Ghiacciaio del Gendarme Rouge. Fonte: Fondazione Montagna Sicura/facebook