Secondo appuntamento della stagione culturale sosatina 2020. Ospiti nella sede sociale di via Malpaga 17, alle 20.45, i membri della spedizione trentina al Manaslu 2019
Massimiliano Gasperetti, Gianfranco Corradini, Renato Mariotti, Stefano Pedranz e Mario Casanova, membri della Trentino Expedition Manaslu, lo scorso autunno hanno tentato di raggiungere la cima del Manaslu (8.156 m).
Corradini, atleta diversamente abile, è privo di una gamba e nella quotidianità usa una protesi. Quando sale le montagne usa solo delle stampelle. Gianfranco ha un invidiabile curriculum di salite sulle vette del Trentino, delle Alpi e delle Ande dove ha raggiunto la vetta dell’Aconcagua (6.962 metri), la più alta della catena andina.
Con il supporto dei compagni, e sempre legato alla corda di Massimiliano Gasperetti (coordinatore della spedizione), è giunto poco sotto la vetta del Manaslu, a 7430 metri, senza l’ausilio di ossigeno supplementare. Hanno piazzato le tende del Campo 4, poco sotto la vetta.
Sono stati respinti dal forte vento e dal freddo intenso. Impossibile salire in sicurezza, dunque la sofferta rinuncia.
“E’ stata un’esperienza nuova e intensa – ha raccontato Corradini nei suoi canali social, a spedizione conclusa – La fatica si è fatta sentire, purtroppo non siamo riusciti a raggiungere la vetta, il forte vento, il freddo pungente e la bufera di neve ci hanno costretti a rinunciare alla cima. In ogni caso siamo arrivati a quota 7430 metri senza l’aiuto dell’ossigeno. Per me questo è già un grande traguardo!”
Questi straordinari alpinisti, martedì 25 febbraio, racconteranno presso la Sosat, con un filmato, la loro avventura sull’ottomila.