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10 Marzo 2020

Alpinismo e Spedizioni · Vertical · Resto del Mondo

Nepal. Slittano le nuove norme di sicurezza per la scalata dell’Everest

La fila interminabile sull’Everest, stagione primaverile 2019. Foto: Nirmal Purja/Project Possible

Il paese aveva annunciato l’inasprimento delle norme dopo la morte di numerosi alpinisti lo scorso anno. Tuttavia le nuove regole non entreranno in vigore da questa primavera

Lo scorso anno, il Nepal ha rilasciato quasi 400 permessi di scalata per l’Everest (8.848 m), un record.

L’ingorgo formato da centinaia di alpinisti, in coda per raggiungere la vetta dell’Everest, la scorsa primavera, ha fatto rabbrividire l’opinione pubblica di tutto mondo. Nella stagione alpinistica primaverile 2019  si sono registrati il maggior numero di decessi sulla montagna più alta del pianeta (a causa  dell’eccessiva esposizone a 8000 metri dopo l’esaurimento dell’ossigeno supplementare), confermando quanto i grandi alpinisti sostengono da anni: ego, inesperienza, grandi guadagni e cattiva gestione  hanno trasformato l’Everest in un circo a oltre 8000 metri.

Dopo la chiusura della stagione, il governo nepalese aveva annunciato regole più ridige atte a contrastare la presenza sull’Everest di scalatori inesperti, ridurre il numero di permessi  e prevenire ingorghi.
Ma ora, sempre il governo, annuncia che non saranno imposte nuove regole nella prossima stagione alpinistica (aprile-maggio 2020). Nonostante la pressione del mondo alpinistico internazionale, i funzionari affermano che le nuove norme dovranno essere ulteriormente riviste prima di poter essere attuate.

Everest, maggio 2019. Foto: Rizza Alee/Associated Press. Fonte: nytimes.com

Kedar Bahadur Adhikari, segretario del Ministero del Turismo nepalese, ha reso noto che la regolamentazione introdotta lo scorso agosto, non è ancora stata approvata dai vari uffici governativi, compresi i ministeri di difesa, legislazione, finanza e foreste. Ha anche riferito che i funzionari dovranno confrontarsi con gli operatori delle spedizione nepalesi per verificare se “d’accordo con alcune delle restrizioni”, sebbene il mondo  alpinistico sostenga che il coinvolgimento di tali compagnie nei negoziati dovrebbe essere limitato a causa dei loro interessi economici.

Santa Bir Lama, presidente della Nepal Mountaineering Association, un gruppo alpinistico indipendente che ha contribuito a redigere le nuove norme di sicurezza, ha affermato che la crisi finanziaria del Nepal è  una delle ragioni principali di tale ritardo.Ha riferito che i funzionari potrebbero approvare le nuove misure entro un paio di settimane se volessero, ma che i costi dei permessi di scalata stabiliti dal governo (pari a $ 11.000 a persona per l’Everest ),  sono un introito determinante per il Nepal, uno dei paesi più poveri dell’Asia.

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